Il vescovo di Oristano Ignazio Sanna: "Più dignità e autorevolezza ai luoghi dove si impara una condotta corretta: famiglia, scuola, istituzioni sociali"
Ignazio Sanna |
Educazione e bene comune
A mio parere, l’emergenza educativa consiste nell’impossibilità o per lo meno nella difficoltà a trasmettere valori e comportamenti. Infatti, i luoghi di riferimento della trasmissione dei valori sono in continua trasformazione e hanno indebolito la loro identità. La famiglia, la scuola, il territorio subiscono rapidi cambiamenti. Si pensi alle numerose riforme scolastiche introdotte da ogni nuovo governo e alla conseguente incertezza di metodi e di contenuti da trasmettere agli studenti. Con l’eclissi delle differenze, poi, non si sa più che cosa sia bene e che cosa sia male.
La facilità del ricorso ai metodi contraccettivi, al divorzio, all’aborto hanno trasformato il significato della sessualità e la qualità dei rapporti interpersonali. A tutto ciò si aggiunga il deficit di esemplarità degli adulti, sia nel mondo della politica, che in quello dello spettacolo e dello sport. Se non si toglie il tabù a parole e concetti come disciplina, ordine, autocontrollo, limite, è difficile avere la necessaria autorevolezza per difendere e trasmettere i valori.
Se l’educazione è il bene pubblico per eccellenza, bisogna destinare maggiori risorse per far proseguire gli studi dopo le scuole secondarie e aumentare il numero degli studenti che prendono un diploma universitario; migliorare la condizione socio-economica dei genitori, perché questa influisce sulla partecipazione dei figli a percorsi di formazione universitaria; proporre incentivi ad investire nella formazione. Ovviamente, l'educazione non è solo istruzione, cioè quell’insieme di tecniche e di pratiche per mezzo delle quali un individuo viene istruito mediante insegnamento teorico o tecnico-operativo su nozioni di una disciplina, di un'arte, di un'attività.
Essa è anche il processo attraverso il quale l'individuo riceve e impara quelle particolari regole di comportamento che sono condivise nel gruppo familiare e nel più ampio contesto sociale in cui è inserito. Bisogna, allora, ridare dignità ed autorevolezza ai luoghi dove si impara una condotta corretta, quali, soprattutto la famiglia, la scuola, le istituzioni sociali.
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