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"Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente."
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Fisichella: Dio è incomprensibile. Ma con Lui o senza di Lui cambia tutto   versione testuale
"Con Lui o senza di Lui cambia tutto". Monsignor Rino Fisichella, Presidente della Pontifica Accademia per la vita e Rettore della Pontificia Università Lateranense, ha terminato la sua relazione con il sottotitolo del Convegno internazionale promosso dal Comitato per il progetto culturale della Cei. Lo ha fatto riassumendo gli spunti emersi nelle tre giornate dell’evento che ha riunito a Roma oltre 1500 convegnisti. "Senza Dio viene meno la possibilità dell'autocomprensione, dell'esercizio della libertà e della responsabilità sociale. Dunque, è proprio vero: con lui o senza di lui cambia tutto", ha detto monsignor Fisichella. "Niente come la fede nel Dio che si fa uomo – ha rilevato - provoca la libertà ad assumere in prima persona il principio di responsabilità. Il Dio che ama come Gesù è il Dio responsabile del fratello che non rimane nella solitudine della morte".
Secondo il Rettore dell’Università Lateranense, "nel mistero dell'enigmaticità della propria esistenza personale, del cosmo e di quanto ci circonda deve sorgere l'interrogativo che tocca il senso e il significato dell'esistenza". Ecco perché, "ricorrere mitologicamente al fato, come molti oggi sono tentati di fare, potrebbe essere una scappatoia facile e già utilizzata nel passato, ma si verrebbe a compromettere il valore della libertà personale che è quanto di più geloso ognuno dovrebbe conservare".
"La ragione è chiamata a compiere per intero, oltre ogni suo sforzo, il percorso che le si pone dinanzi", ha ricordato monsignor Fisichella sottolineando che "alla fine, però, deve comprendere che Dio è incomprensibile". Questo tuttavia “non la umilia né indebolisce", ma, ha concluso, "la rafforza nel continuare ininterrottamente a domandare fino al momento in cui troverà le ragioni per abbandonarsi pienamente in lui come ultima e definitiva risposta alla domanda di senso".