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Spaemann: senza Dio la comprensione dell'uomo è un'illusione
“O Dio c’è oppure l’autocomprensione dell’uomo in quanto essere di ragione, vale a dire in quanto persona, è una illusione”. Lo ha affermato il filosofo tedesco Robert Spaemann intervenendo all’evento internazionale “Dio oggi”. “La visione scientifica del mondo considera il mondo e dunque anche se stessa come priva di un fondamento. La fede in Dio è la fede in un fondamento del mondo”, ha ricordato Spaemann secondo il quale “colui che crede in Dio” crede “in una fondamentale razionalità della realtà”, crede “che il bene sia più fondamentale del male” e che “la potenza assoluta e il bene assoluto abbiano lo stesso riferimento: la santità di Dio”. “Credere che Dio esista, significa che Egli non è una nostra idea, ma che noi siamo una sua idea. Significa dunque ‘rovesciamento’ della prospettiva”, ha sottolineato Spaemann. Nel suo intervento, il filosofo tedesco ha messo in luce la ragionevolezza della fede in Dio. “La facoltà che ci consente di ricercare Dio – ha detto - è la ragione”, che è “la capacità con la quale l’uomo oltrepassa se stesso” e “può porsi in relazione con una realtà che lo trascende”.
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