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 Progetto Culturale - Punto di vista - Custodi del Creato 

N° 10 -  14 Giugno 2011

Custodi del Creato

Roberto Presilla

 

Per capire la questione

La sensibilità per i problemi ambientali caratterizza la cultura contemporanea: si parla di responsabilità ambientale, di sostenibilità ambientale, di salvaguardia e difesa dell’ambiente (della biodiversità, ecc.). Il gruppo “Custodia del Creato”, frutto della collaborazione tra l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro e il Servizio Nazionale per il progetto culturale, ha un approccio propriamente cristiano, che sin dal nome evoca il testo della Genesi. Custodire il creato significa, anzitutto, riconoscere che l’ambiente nel quale viviamo è frutto di un disegno di amore (cfr. Caritas in veritate, n. 48), al quale l’uomo contribuisce con la sua opera responsabile. Giovanni Paolo II, nella Centesimus annus, parla di «ecologia umana», sottolineando come l’etica ambientale sia parte dell’etica in senso ampio: preoccuparsi dell’ambiente è un modo per aiutare l’uomo a «vivere secondo verità» (n. 38), a compiere il bene cui è chiamato nella Creazione.
In questa prospettiva, l’attività del gruppo si svolge su due direttrici: la prima è quella dello studio, della documentazione e dell’educazione in senso ampio. La seconda è quella del coordinamento e del confronto, per far emergere “buone pratiche” e buone soluzioni da diffondere nel territorio. Ai vari problemi affrontati (cambiamento climatico, rifiuti, stili di vita ecc.) si è aggiunta la spinta a un’elaborazione teologica, quale espressione di un contributo “pensato” da parte della comunità cristiana. In questo modo, è confermata e rafforzata la scelta educativa, al centro degli orientamenti pastorali per il decennio, la cui importanza per i problemi ambientali è stata efficacemente sottolineata da Benedetto XVI all’Angelus del 1° gennaio 2010: «è fondamentale l'educazione: per imparare a rispettare la natura; orientarsi sempre più “a costruire la pace a partire dalle scelte di ampio raggio a livello personale, familiare, comunitario e politico” (Messaggio per la XLIII Giornata mondiale della pace, n. 11)».
 
 

Per Approfondire

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