Sarà presentato martedì 1 dicembre alle ore 16,30 presso l’Auditorium del Liceo Classico e Scientifico di Piazza Armerina, il volume “La sfida educativa”, Editori Laterza, curato dal Comitato per il Progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana. All’iniziativa promossa dall’U.C.I.I.M della Sicilia dall’ISSR “Mario Sturzo” e dall’Ufficio scolastico diocesano di Piazza Armerina, presenzierà il vescovo mons. Michele Pennisi, segretario della Commissione Scuole, Università ed Educazione cattolica della C.E.I. Interverranno il dott. Salvo Patanè Questore di Enna, don Franco Di Natale Docente di teologia Pastorale all’Istituto Teologico San Tommaso di Messina e il prof. Luciano Corradini Presidente nazionale emerito dell’U.C.I.I.M. Coordinerà i lavori il preside prof. Angelo Di Dio Consigliera nazionale dell’U.C.I.I.M.
La questione educativa - ha sostenuto mons. Pennisi - costituisce una delle sfide centrali di una società che guarda ad un futuro aperto alla speranza. L’emergenza educativa determina la diminuzione se non l’espropriazione della funzione educativa delle tradizionali agenzie formative e il suo affidamento di fatto al mondo dei mezzi della comunicazione sociale, ai nuovi virtuali genitori elettronici, ai social network o al gruppo di pari che talvolta degenera in branco.
Educare non può ridursi a dare delle informazioni ma significa prendere per mano una persona ed aiutarla a percepire il senso integrale dal realtà.
Mentre l’istruzione e l’addestramento possono essere settoriali e possono essere attribuiti a qualche soggetto singolo o al limite ad un computer, l’educazione è un fatto corale che implica una relazione interpersonale e coinvolge l’insieme dei soggetti che vi operano.
Il rapporto-proposta del Comitato per il progetto culturale 'La sfida educativa', non si limita alla segnalazione della debolezza educativa che caratterizza la società odierna, ma evidenzia la necessità di ritrovare il 'baricentro' dell’esperienza formativa, proponendo « una sorta di alleanza per l’educazione » , che sappia coinvolgere il maggior numero possibile di interlocutori, nei diversi ambiti in cui l’istanza educativa è cruciale: dalla famiglia alla scuola,dalla comunità cristiana all’ impresa, dal lavoro al tempo libero.