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 Nel Cantiere - Anno 2014 - Dicembre - Il fare, il limite, la bellezza 

Il fare, il limite, la bellezza   versione testuale

A Milano fino all'8 febbraio


Fino all’8 febbraio 2015 al CMC - Centro Culturale di Milano (via Zebedia 2) si tiene la mostra "Stefano Robino. Il fare, il limite, la bellezza. Alle origini di un’Italia industriale".

L’esposizione, curata da Enrica Viganò e Camillo Fornasieri, col patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano, è la seconda tappa della trilogia “l’uomo e il fare”, sviluppata da CMC in collaborazione con Admira, che rappresenta un ideale approccio fotografico ai contesti di lavoro nelle nostre società.
 
Una rassegna inedita che raccoglie 45 fotografie, per lo più vintage prints, di Stefano Robino, dagli esordi su "LIFE" del 1951 a L’Europeo del 2012.
 
Le fotografie sono presentate insieme a documenti, riviste e materiali pubblicitari originali di un’epoca che inizia a guardare alla fotografia come mezzo privilegiato della comunicazione.
 
Stefano Robino lavorava nel cuore di quell’Italia industriale che nel dopoguerra stava ripartendo con tutta la fiducia in un futuro migliore dopo gli anni bui della guerra.
 
Dal suo punto di vista privilegiato - responsabile fotografico e pubblicitario della FIAT Grandi Motori a Torino e Trieste - l’autore riuscì a cogliere la vita dei lavoratori e la potenza delle macchine in una interconnessione in cui l’orgoglio del fare si fonde con il vigore del costruire.
 
La mostra propone fotografie in bianco e nero con tratti sperimentali e classici che si alternano a prova della grande maestria di Robino anche in camera oscura.

Con Robino la fotografia fa il suo profetico ingresso all’interno di cantieri e delle Officine Grandi Motori in un confronto tra uomo e macchine grandi come nuove cattedrali.
 
Una fotografia, a livello estetico e culturale, che sembra rieditare quei momenti e quella stagione del primo Novecento, mostrando invece tutta la nuova problematica di aspettative e clima umano, insieme alle mutazioni del nascente paesaggio industriale e delle periferie.