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 Progetto Culturale - Punto di vista - Incontriamoci nel  

N° 4 - 15 Marzo 2011

Incontriamoci nel “Cortile”

di Paola Ricci Sindoni

Per capire la questione

Con acuta speranza
Nel cuore di Parigi, città simbolo, erede dell’Illuminismo laicista, antica culla della dea ragione, ideatrice della modernità senza Dio, la voce del Papa entra con suadente semplicità non per criticare o condannare il nostro povero tempo, ma per invitare a raccolta i giovani, credenti e non credenti, a un dialogo profondo sulle questioni che contano. Due sono, a suo avviso, i problemi centrali che vanno affrontati senza paura e con il coraggio dell’intelligenza: il primo riguarda la presenza di Dio nei nostri giorni, sia che si riveli ai credenti nella figura di una Persona che ama e salva, sia che rimanga sullo sfondo della coscienza dei tanti ragazzi che inconsapevolmente lo cercano ancora, intravedendolo appena come un Dio sconosciuto.
In questo simbolico 'cortile' lo sguardo di Benedetto li coglie insieme e insieme li invita a maturare un’attitudine aperta e pensosa, capace di «rispettare, sostenere e amare l’essere umano », chiunque egli sia, là dove abita insieme alla solitudine, alla sofferenza, all’indigenza, e anche alla gioia, quando queste insegnino l’arte difficile e splendida dell’accoglimento dell’altro per quello che è. Un modo concreto e definitivo per dare il giusto peso al dialogo e al riconoscimento del valore di verità di cui ciascuno è portatore, attivando la pratica della fraternità, parola cruciale dell’Illuminismo, di certo però poco praticata. Se infatti la libertà e l’uguaglianza hanno infiammato le rivoluzioni sociali e politiche, dando vita a nuovi assetti istituzionali in tutto l’Occidente moderno, il valore della fraternità trova di certo la sua fonte originaria nel cuore del cristianesimo. Siamo tutti fratelli non tanto perché – come vuole il credo illuminista – siamo tutti uguali e tutti appartenenti al genere umano, ma perché tutti ci riconosciamo figli dello stesso Padre.
Vivere la fraternità, in un mondo che appare segnato dall’individualismo e dall’indifferenza, non vuol dire certo – come chiarisce il Papa – omologare le differenze per trovare qualche punto in comune, ma coltivare «la giusta laicità», quale prospettiva che consente a ciascuno di vivere quello che crede, in coerenza con la propria coscienza e con la consapevolezza di arricchire le proprie convinzioni anche tramite il confronto e il rispetto delle altrui credenze.

Paola Ricci Sindoni

Per Approfondire

Il fatto

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