Ideato dall’arcivescovo di Ancona-Osimo e coordinato dal referente delle Marche per il Progetto culturale, il Festival di cultura e spiritualità denominato “Le giornate dell’anima” giunge quest’anno alla terza edizione, che si terra nei quattro venerdì del prossimo maggio.
Il primo ad Ancona nel Ridotto del Teatro Le Muse, il secondo nel salone San Francesco di Osimo, il terzo e il quarto nell’Aula Magna di Ateneo messa a disposizione dall’Università Politecnica delle Marche.
La nuova edizione è intitolata “Alimentare l’umanità”, per segnalare un bisogno sempre più urgente: quello, appunto, di nutrire in senso materiale e spirituale l’umanità, che non ha trovato modo di distribuire cibo sufficiente per tutti, né ha prestato attenzione alla necessità di dare un “supplemento d’anima” a questo mondo, che ha sviluppato enormemente il suo corpo di conoscenze e di tecniche, trascurando di dotarlo di una adeguata coscienza valoriale e trascendente.
Le Giornate dell’anima” intendono collegarsi a questi orientamenti, e farlo a partire dalla categoria di “anima”, considerata non solo in senso religioso, ma riguardata anche in senso pedagogico, antropologico, etico e metafisico; per questo il Festival di Ancona si struttura in quattro incontri.
Il primo è dedicato a “L’anima dell’educazione e l’educazione dell’anima” ed è stato affidato a un pedagogista, il prof. don Carlo Nanni, magnifico rettore dell’Università Pontificia Salesiana; il secondo incontro riguarda “L’anima e l’umanesimo trascendente di papa Francesco” ed è stato affidato al prof. Giancarlo Galeazzi, presidente della Società Filosofica Italiana di Ancona.
Il terzo incontro è contrassegnato dall’interrogativo “Quale anima per questo pianeta?” ed è stato affidato a don Luigi Ciotti, fondatore prima del “Gruppo Abele” e poi della “Associazione Libera”; infine l'ultimo incontro affronta il tema dell’anima dal punto di vista speculativo ed è stato affidato al filosofo Massimo Cacciari dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.