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 Nel Cantiere - Anni precedenti - 2012 - Novembre - Diego Fabbri nel crogiuolo della fede 

Diego Fabbri
nel crogiuolo della fede   versione testuale

A Firenze-Pieve di San Leolino il 16 e 17 novembre


A distanza di tanti anni, in un clima culturale mutato, sempre più teso ma anche aperto alle ragioni della speranza, cosa rimane e cosa può dirci ancora il teatro di Diego Fabbri?
 
È la domanda da cui muove il Convegno di studi "Diego Fabbri, nel crogiuolo della fede", organizzato dalla Comunità di San Leolino  e dal Servizio nazionale per il progetto culturale in collaborazione con il Centro internazionale di Studi Rosminiani di Stresa.
 
Un evento motivato dall’Anno della fede, voluto da Benedetto XVI in parallelo con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, che Diego Fabbri ha non solo vissuto ma quasi anticipato con il suo teatro tutto centrato sulla preminenza, per l’uomo moderno, dei temi religiosi ed etici, come faceva notare a suo tempo Giovanni Spadolini.
 
Nella ricca e tumultuosa stagione che vide rifiorire il teatro italiano, subito dopo la seconda guerra mondiale, l’esperienza di Diego fabbri (1911-1980) è, infatti, una delle più alte e intense espressioni di quel “teatro cattolico” – così definito dalla storiografia - che  darà altri straordinari esempi  di feconda vitalità.
 
Riconosciuto come autore di sicuro talento anche dai suoi critici più prevenuti, egli metteva in scena una fede cristiana che si interroga e interrogava senza posa lo spettatore fino a delineare quel senso “tragico della vita” che accomuna l’umanità migliore e più attenta alla realtà spirituale del vivere, e molto al di là degli steccati ideologici o confessionali.
 
Ad approfondirne la figura el'opera saranno, tra gli altri, il card. Giuseppe Betori, Nanni Fabbri, Ferdinando Castelli, Pasquale Maffeo, Gianfranco Bettetini, Salvatore Ciulla, Massimo Naro. In allegato il pdf scaricabile con il programma dell'iniziativa.