In un mondo interdipendente, da credenti   

Dopo aver messo a fuoco il futuro del Paese, provenendo da riflessioni sui temi educativi e antropologici, il Forum del progetto culturale – organismo che mette in dialogo un significativo parterre di intellettuali cattolici – allarga gli orizzonti agli scenari internazionali. Il punto di vista non vuole essere solo quello economico e politico, a cui si presterà comunque una viva attenzione, ma intende registrare anche quelle tendenze culturali che nel “villaggio globale” non restano confinate in un territorio per ispirare gli stili di vita e di pensiero di uomini e donne nei diversi continenti.

 

L’obiettivo è essenzialmente quello di offrire dei parametri adeguati per situarsi, come cattolici e come Chiesa in Italia, nel quadro mondiale complessivo. È necessario farlo in modo franco e realistico, interrogandosi sui mutamenti di scenario, sulle ricadute “domestiche”, ma anche su quale può essere il contributo che i cattolici italiani possono offrire ai diversi modelli di sviluppo che i cambiamenti in atto, da ricondurre alla categoria di globalizzazione, richiedono.

Si tratta di far cogliere la complessità di un passaggio che interviene fin negli stili di vita, e favorire di conseguenza un adeguato approccio culturale al “processo di integrazione planetaria”, con la precisa consapevolezza dei conflitti che – a diversi livelli, geografici, sociali e culturali – questo necessariamente porta con sé. In tal modo verrà messa a tema l’interdipendenza, nel duplice senso di condizione necessaria del nostro agire e di risorsa su cui far leva per ridurre l’entità e l’ampiezza dei conflitti.