Torna alla home
 Progetto Culturale - Punto di vista - Il nocciolo ? la fede 

n° 36 - 24 gennaio 2012

Il nocciolo è la fede 

Per capire la questione

In ogni momento della storia la comunità cristiana è sospinta ad un “cristianesimo di conversione”, consapevole che nel cuore tutti dobbiamo pur sempre “ricominciare” se non vogliamo che la fede diventi realtà scontata e stanca, più confidente nelle forme dell’efficienza e nelle strutture piuttosto che nella continua conversione a Cristo Signore. In questa prospettiva, accogliamo anche noi le salutari parole che Benedetto XVI ha pronunciato in Germania:  «Ma – si è chiesto il Papa – dietro le strutture, vi si trova anche la relativa forza spirituale, la forza nella fede nel Dio vivente?» (Discorso al Comitato centrale dei Cattolici tedeschi, 24 settembre 2011). O per caso c’è «un’eccedenza delle strutture rispetto allo Spirito»? E aggiungeva: «La vera crisi della Chiesa nel mondo occidentale è una crisi di fede. Se non arriveremo ad un vero rinnovamento nella fede, tutta la riforma strutturale resterà inefficace» (ib). In altre parole, si possono fare tante cose per la Chiesa, e si può impiegare in essa anche molto del proprio tempo o delle proprie risorse, ma «ci vuole di più», ci vuole «il cuore aperto, che si lascia toccare dall’amore di Cristo» (Omelia all’aeroporto di Friburgo, 25 settembre 2011). (…)

Nell’agorà odierna, il nostro laicato vuole esserci, consapevole di essere portatore di un pensiero forte e originale, cioè non conformista. Consapevole di un dovere preciso che scaturisce anche dalla propria fede e da una storia lunga e feconda nota a tutti. Le molteplici iniziative di formazione sparse su tutto il territorio, facenti capo direttamente alle diocesi oppure alle diverse aggregazioni ecclesiali espresse in Retinopera, così come il nostro Progetto culturale, costituiscono quel “soggetto unitario diffuso” che da una parte si offre come palestra formativa, e dall’altra come laboratorio stimolante per la riconsiderazione dell’alfabeto della società e della politica. Proprio in questo orizzonte, e per amore di completezza, vorrei  rilanciare anche una felice “provocazione” del Papa: «Ci si è adoperati perché la presenza dei cristiani nel sociale, nella politica o nell’economia risultasse incisiva, e forse non ci si è altrettanto preoccupati della solidità della loro fede, quasi fosse un dato acquisito una volta per tutte» (Discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i laici, 25 novembre 2011). Se questa sottovalutazione in passato c’è stata, è del tutto evidente che siamo impegnati a far sì che essa non si ripeta.

Card. Angelo Bagnasco

Per Approfondire

Il fatto

guarda il video
Tags