Luomo, oggi come sempre, non puň che percorrere la strada del Testimone degno di fede. Lo ha ricordato il cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, sottolineando che se Cristo è venuto per rendere testimonianza alla verità, alluomo tocca dar testimonianza a Lui e di Lui, Verità vivente e personale, di fronte alla sempre risorgente pretesa di "incanalare questacqua selvaggia nelle turbine dellumanità a vantaggio di questultima". In questottica, ha osservato il cardinale Scola, lin-contro con il fratello uomo non potrà mai evitare il contro, vale a dire lurto di una originalità irriducibile ad ogni tentativo di addomesticare la novità che viene da Dio. Di tale irriducibile novità - ha avvertito - nessuno dovrà avere timore se i cristiani, resistendo alla tentazione dellegemonia, sapranno fare della loro differenza la via di una proposta umile e tenace. Essa - ha continuato - è propria del soggetto cristiano personale e comunitario in cui, per dirla con Guardini, la Chiesa avviene nelle anime (persone). Si tratta, ha chiarito, di un soggetto capace di assumere la dimensione ecumenica e quella del dialogo interreligioso come intrinseche alla vita di fede. E, ha concluso il cardinale Scola, questo soggetto puň proporre senza pretese egemoniche, in una società plurale, lavvenimento di Cristo in tutte le sue implicazioni, necessarie e contingenti, certe ed opinabili, antropologiche, sociali e cosmologiche.