Il Centro Culturale di Milano prosegue il ciclo di Conversazioni e Letture che intendono ripercorrere gli elementi caratterizzanti levento del 313 ed in particolare le implicazioni che ciň ha comportato sino ai nostri giorni in un contesto in cui la problematica del senso della libertà religiosa e del rapporto religione-politica è al centro della discussione. Dopo il primo appuntamento con il teologo Giulio Maspero e lo storico Giovanni Maria Vian, si presenta oggi lopportunità di un dialogo con Joseph Weiler, costituzionalista americano di fama internazionale, attento osservatore delle società e costituzioni europee (già rappresentante della causa dellItalia e di altri Paesi europei contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti delluomo sul Caso Lautsi sul crocifisso nelle scuole).
Tema della serata la domanda: esiste un bene comune e come si declina oggi la sua ricerca nelle società occidentali? Domanda centrale di questi tempi, necessaria per ritrovare il rapporto autentico tra persona, Stato e politica.
Lo spunto lo offre la ricorrenza dellEditto di Milano, chiamato anche leditto delle libertà. Per andare alla radice di cosa significa allora libertà religiosa, di espressione possiamo domandarci: il preteso riconoscimento, diffuso nelle nostre società, di ogni diritto sentito come tale è simile e analogo alla libertà religiosa dellepoca di Costantino? Il Discorso di S. Ambrogio Editto Initium libertatis, pronunciato dallArcivescovo di Milano Angelo Scola, ha suscitato un interesse che non si è ancora espresso in forma di dibattito e confronto. L‘appuntamento è per lunedì 4 febbraio, ore 21,00, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, Piazza della Scala [MM1-3 Duomo].