L‘apertura della sessione "Noi predichiamo Cristo crocifisso"
Senza Eucaristia non vi è Chiesa e non vi è dispensazione della salvezza. A ricordarlo è stato mons. Piero Coda, preside dellIstituto universitario Sophia, aprendo la sezione di Gesù nostro contemporaneo dedicata al tema: Noi predichiamo Cristo Crocifisso. La contemporaneità di Gesù - ha esordito il teologo - non è unidea, e neppure unaspirazione. Č un fatto, tangibile: qualcosa, qualcuno che - nella sua sconvolgente e silente alterità - si vede, si tocca, si mangia. LEucaristia.
Di qui linsostituibile legame tra la cena e la croce, due gesti fondatori, luno dallaltro indissolubile, in cui il primo offre una volta per sempre la verità salvifica del secondo, mentre il secondo nel memoriale del primo si perpetua.
La croce di Gesù senza la cena - ha spiegato mons. Coda - sarebbe svuotata del senso sostanziale che la rende contemporanea oggi, qui, per noi. Quel senso che si dispiega tra la cena di Gesù con gli apostoli nel cenacolo, prima della Pasqua, e la cena dei discepoli a Emmaus, paradigmatica di ogni altra Eucaristia, dopo la Pasqua.
Nel memoriale della Cena - ha osservato il teologo - si attualizza, da Cristo Gesù, tutto il bene della Chiesa per la salvezza del mondo. I Padri della Chiesa, ha ricordato il relatore, dicevano che il Figlio di Dio si è fatto Figlio delluomo, perché noi, figli e figlie delluomo, possiamo diventare in lui figli di Dio.
Ma tutto ciō implica una risposta delluomo: In virtù dellEucaristia - ha affermato mons. Coda - occorre seguire Gesù nel suo movimento di dedizione e identificazione riconciliatrice che lo porta a scendere negli abissi - sino agli inferi - del cuore, della mente, della vita delluomo, di ogni uomo, in ogni tempo e situazione.
A tutti i livelli e in tutte le dimensioni del suo essere e della sua esperienza: fisica, psichica, spirituale e culturale. Solo così Cristo, in noi, nei poveri vasi dargilla che accolgono la sua grazia, diventa contemporaneo. Ed è proprio questa, ha concluso il teologo, la contemporaneità che Gesù chiede alla sua Chiesa e dalla quale si irradiano la verità e lefficacia della sua missione religiosa e civile.