Dobbiamo far scattare di nuovo la scintilla dellamore tra la Chiesa e gli artisti. Ne è convinto Lorenzo Canova, docente di storia dellarte contemporanea presso lUniversità del Molise, commentando lopera Xfiction di Raul Gabriel allinterno dellevento Gesù nostro contemporaneo, in corso a Roma.
Lartista, nel filmato, propone una sua interpretazione in chiave contemporanea del crocifisso, un tema che oggi larte tocca poco e - semmai - più per dissacrare che in un rapporto positivo con il sacro.
Ma se un tempo la religione era fondamentale per larte, oggi non è più così? In realtà - risponde Canova - la questione del sacro gli artisti ancora se la pongono. Piuttosto, si è interrotto quel circuito virtuoso tra arte e religione, quella relazione costruttiva tra artisti e Chiesa.
Per questo linvito a un nuovo innamoramento e lesortazione per la Chiesa a ridare agli artisti lo spazio per esprimersi, magari a partire proprio dalla costruzione degli edifici di culto, altrimenti larte contemporanea rimane svuotata di senso.
Recentemente, forti polemiche hanno accompagnato una rappresentazione teatrale nella quale il volto di Cristo veniva oltraggiato. Il volto di Cristo puō ancora scandalizzare - commenta il docente - per la sua valenza dirompente, ma pure lo scandalo puō essere positivo per innescare un dialogo e trasformare la negatività in positività.