Il cammino compiuto in dieci anni dalla pubblicazione curata dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana di Una prima proposta di lavoro per lattuazione del Progetto culturale orientato in senso cristiano (28 gennaio 1997, Festa di san Tommaso dAquino) ci ha permesso di passare dalla fase di comprensione dellistanza proposta con la formula progetto culturale a quella di una ricerca di scelte che permettano di far crescere la dimensione culturale nellesperienza di fede delle singole persone e delle comunità. Questo percorso non è stato semplice, perché il punto di partenza era caratterizzato da un generalizzato pregiudizio nella comunità cristiana verso listanza culturale e da una certa autoreferenzialità delle istituzioni e degli organismi a cui era stata delegata lattenzione alla dimensione della cultura. Questa situazione era frutto anche di una emarginazione della dimensione culturale rispetto allazione pastorale. Infine era evidente lo scollamento non solo tra le diverse realtà culturali cattoliche o di ispirazione cristiana, molte delle quali peraltro capaci di sostenere proposte di alta qualità, ma anche dei cattolici che a vario titolo, a partire da quello dellesercizio della loro professione, operano nel vasto campo dellelaborazione e della divulgazione di cultura. Volgendo lo sguardo al cammino compiuto, senza soffermarci sulle singole iniziative, possiamo riconoscere delle costanti che, riconsiderate ora, ci aiutano a fissare alcuni riferimenti certi a cui ancorare il prosieguo del lavoro, il tempo dello sviluppo del progetto culturale, indicato dal Convegno ecclesiale di Verona.