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Brague: si fa strada una religione "fai da te"

“Il grande problema della nostra epoca, in ogni caso nei nostri Paesi, è l’emergere di una nuova religione inconsapevole, quella del soggetto individuale o collettivo”. Lo ha rilevato il filosofo Rémi Brague sottolineando che “rifiutando la trascendenza”, il soggetto “si conferisce il diritto di scegliere la figura del divino che è di suo gradimento”. Ma, ha avvertito, “nulla dimostra che questo divino non conduca l’uomo alla sua stessa distruzione”.Secondo Brague, che ha aperto la terza sessione dei lavori dell’evento internazionale “Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, nel mondo di oggi “la presenza di religioni multiple assume l’aspetto di un mercato”. “Su questo mercato - ha spiegato - sono offerti diversi prodotti. Per soddisfare i suoi bisogni religiosi, l’individuo sarà libero di scegliere e non sceglierà soltanto tra religioni diverse, ma anche all’interno di ciascuna religione, per comporre à la carte un bouquet di elementi a suo piacimento”. “In altri termini - ha osservato - nulla impedisce di costruirsi una religione ‘fai-da-te’”. Eppure, nonostante la pluralità delle religioni, “Dio è lo stesso, ovunque e sempre” anche se “le religioni lo concepiscono in modi diversi, che occorre rispettare”. In particolare, ha affermato il filosofo, “occorre tenere conto delle richieste delle religioni che si definiscono rivelate ed esaminare ciò che, secondo loro, viene da Dio e ci informa sia su ciò che Egli è sia su ciò che Egli vuole”.
 
 
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 11-DIC-09
 

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