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Scola: dare testimonianza di Dio verità vivente e personale

“L’uomo, oggi come sempre, non puņ che percorrere la strada del Testimone degno di fede”.  Lo ha ricordato il cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, sottolineando che “se Cristo è venuto per rendere testimonianza alla verità, all’uomo tocca dar testimonianza a Lui e di Lui, Verità vivente e personale, di fronte alla sempre risorgente pretesa di "incanalare quest’acqua selvaggia nelle turbine dell’umanità a vantaggio di quest’ultima". In quest’ottica, ha osservato il cardinale Scola, “l’in-contro con il fratello uomo non potrà mai evitare il contro, vale a dire l’urto di una originalità irriducibile ad ogni tentativo di addomesticare la novità che viene da Dio”. “Di tale irriducibile novità  - ha avvertito - nessuno dovrà avere timore se i cristiani, resistendo alla tentazione dell’egemonia, sapranno fare della loro differenza la via di una proposta umile e tenace”. “Essa  - ha continuato - è propria del soggetto cristiano personale e comunitario in cui, per dirla con Guardini, la Chiesa avviene nelle anime (persone)”. Si tratta, ha chiarito, “di un soggetto capace di assumere la dimensione ecumenica e quella del dialogo interreligioso come intrinseche alla vita di fede”. E, ha concluso il cardinale Scola, “questo soggetto puņ proporre senza pretese egemoniche, in una società plurale, l’avvenimento di Cristo in tutte le sue implicazioni, necessarie e contingenti, certe ed opinabili, antropologiche, sociali e cosmologiche”.
 
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 11-DIC-09
 

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