L’uomo è chiamato a trascendere se stesso mediante l’agire, fino a diventare padre di se stesso. E’ chiamato a diventare più grande di quanto è, ed è proprio mediante l’agire che diviene pienamente se stesso. L’azione introduce così una fonte di novità nell’esistenza, rendendo possibile il compimento della persona. 

Parte da quest‘assunto il X Colloquio dell‘Area Internazionale di Ricerca in Teologia Morale dal titolo "L‘azione, fonte di novità. teoria dell‘azione e compimento della persona: ermeneutiche a confronto", che si svolgerà a Roma il 20 e 21 novembre presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.

Un appuntamento dedicato, in particolare, all‘indagine di un nesso critico: qual è il rapporto tra l’azione e la persona? Tra le due esiste un legame non soltanto per il fatto che l’agire trova nella natura della persona il suo fondamento, ma anche perché l’azione comporta una pienezza nuova non riducibile alla natura, ma resa possibile dalla natura. 

Ecco allora una seconda grande domanda: in che modo Dio entra nell’agire umano, favorendo una novità del tutto singolare che permette il compiersi ultimo della persona? Questo ed altri quesiti saranno al centro delle tresessioni di lavoro previste. Qui di seguito il programma completo dell‘iniziativa scaricabile in pdf: