Due eventi a Carpi il 6 e 11 settembre per celebrare la Giornata per la Salvaguardia del Creato
A Carpi si celebra la Giornata per la Salvaguardia del creato sin dalla sua prima edizione. Istituita per stimolare le comunità ecclesiali ad una sempre più sistematica riflessione e a percorsi diversificati di educazione sul tema del creato - primo grande dono di Dio che luomo è chiamato ad abitare, custodire, sviluppare - tale ricorrenza questanno si sofferma su quel bene indispensabile alla vita di tutti che è laria. Un ambito che è oggetto di attenzione anche nel territorio carpigiano rispetto al quale è nata lidea di coinvolgere Luca Lombroso, meteorologo previsore, tecnico del dipartimento di Ingegneria dei materiali e dellambiente dell‘Università di Modena e Reggio Emilia, dove si occupa dell‘Osservatorio geofisico.
Lombroso, oltre ad essere un noto divulgatore ambientale (ha partecipato alla trasmissione Che tempo che fa su Rai3 ed è spesso ospite di programmi televisivi e radiofonici) è anche autore di numerose pubblicazioni scientifiche che lo rendono un autorevole interlocutore per discutere e riflettere su riscaldamento globale e cambiamenti climatici con uno sguardo competente anche sul locale. A promuovere la Giornata del 6 settembre, accanto allUfficio di Pastorale sociale e del lavoro e al Segretariato per lecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Carpi, vi è lAssociazione Panda-Carpi. E nello spirito di questa bella collaborazione che si è consolidata nel tempo, sarà lOasi naturalistica ‘La Francesa di Fossoli gestita dallassociazione a fare da scenografia per la conferenza di Lombroso.
L‘11 settembre sarà invece dedicato ad una grande veglia di preghiera. Accanto al Vescovo vi sarà padre Bruno Monfardini, che oltre ad essere membro della commissione giustizia, pace e integrità del creato dei frati minori è anche lassistente delle monache del convento di Santa Chiara di Carpi, che hanno collaborato allorganizzazione dellincontro. Noi monache viviamo limpegno per la salvaguardia del creato prima di tutto nella preghiera - spiegano Madre Letizia Galavotti e suor Romina Tavernelli -, poi attraverso linformazione, che ci permette di vedere quali sono le necessità del mondo, e anche attraverso attenzioni concrete allambiente che ogni buon cittadino dovrebbe avere.
Tutto vissuto in unottica precisa: Lamore per il creato ci conduce allamore e alla lode al Creatore. Tutto è dono di Dio e la natura è riflesso di questa bellezza divina...Così come lincontro con la Parola nella Sacra Scrittura, lambiente naturale è un luogo in cui il Signore, per grazia, ti fa percepire la sua presenza e ti fa fare unesperienza di bellezza. Ti porta fuori di te per entrare in lui.