Il Servizio nazionale per il progetto culturale negli ultimi anni ha promosso un lavoro seminariale di confronto tra alcuni soggetti che operano nel vasto campo dell’animazione teatrale, esprimendo una sensibilità della comunità ecclesiale di antica data. Il lavoro collegiale ha portato alla definizione di una concreta proposta, di cui il bando allegato rappresenta un primo e importante tassello.
 
Nel panorama contemporaneo dello spettacolo e delle arti dal vivo (teatro, performance, teatro danza…) si assiste da alcuni anni all’ampia diffusione di iniziative di qualità dedicate alla riflessione e alla comunicazione del sacro.
Un successo, questo, motivato dall‘urgenza sempre più viva di approfondire, non solo dal punto di vista artistico ma anche antropologico e sociale, i valori della persona, della partecipazione e del dialogo: in questa prospettiva l‘orizzonte umano lambisce i territori della spiritualità e del senso, aprendosi all‘altrove.
 
Radicato nel qui ed ora della rappresentazione e nella relazione corporea tra attore e spettatore, il teatro appare dunque oggi tra le forme più funzionali a tradurre gli interrogativi e i bisogni provenienti dall’individuo in azioni comunicative efficaci, condivise all’interno di uno spazio scenico popolare,  che promuova processi profondi di identità e cambiamento.
L’importanza e le potenzialità del teatro sono state ampiamente riconosciute e valorizzate anche da parte della Chiesa, che ha recentemente ribadito il suo valore artistico e pedagogico, definendolo «luogo in cui è ancora possibile, nell’epoca della comunicazione mediatica, instaurare un rapporto diretto tra uomini, ossia tra l’attore, voce in cui risuona la parola creativa dell’artista, e lo spettatore», favorendo così l’attivazione di «positive dinamiche di gruppo, in seno alla realizzazione e alla messa in scena» (CEI, Commissione Ecclesiale per le Comunicazioni Sociali, Nota Pastorale, 1999, p. 13).
 
Il bando
L’affermazione sempre più estesa del teatro nei territori del sacro ha fatto tuttavia emergere una serie di bisogni e di problematiche non risolte che richiedono azioni di supporto: molti dei giovani gruppi e degli artisti che intendono sviluppare progetti teatrali innovativi e di qualità, sia in ambito amatoriale che professionistico, spesso non riescono a recuperare risorse economiche sufficienti per produrre i loro lavori; manca inoltre ancora una rete nazionale di coordinamento che sia in grado di promuovere e valorizzare le proposte spettacolari più interessanti; troppo scarse sono infine le opportunità offerte agli spettacoli prodotti di circuitare all’interno delle sale teatrali.

Alla luce di queste premesse Federgat - Fondazione Comunicazione e Cultura - Servizio Nazionale per il progetto culturale della CEI,  in collaborazione con l‘ACEC e  con il patrocinio dell’ETI promuovono il Bando "I Teatri del Sacro", che intende sostenere economicamente fino a dieci progetti teatrali inediti destinati alla scena, dedicati all’approfondimento del sacro e dell’esperienza spirituale e religiosa, con riferimento alla tradizione cristiana, alla tradizione popolare ed al dialogo interreligioso.
 
In particolare si prevede di sostenere fino a cinque proposte inedite di teatro amatoriale e fino a cinque proposte teatrali inedite di professionisti, che verranno selezionate da una Commissione di esperti.
Le proposte selezionate daranno vita, con il contributo assegnato, a uno spettacolo che debutterà all‘interno di un evento ideato appositamente per il progetto I teatri del Sacro.
E’ prevista inoltre un’attività di sostegno per la circuitazione degli spettacoli presentati nell’evento finale, con particolare attenzione alla rete dei teatri legati ai GAT regionali e alle Sale della Comunità dell’ACEC.
Coloro che sono interessati al bando, possono scaricarlo, con la modulistica allegata, dal sito www.federgat.it.
Si anticipa inoltre che la scadenza per l‘invio delle domande di partecipazione e relativa documentazione, è fissata per il 10 novembre 2008.
Qui di seguito è possibile scaricare il testo del bando, una sua presentazione e la Lettera inviata ai referenti diocesani del servizio nazionale per il progetto culturale: