Viene presentato il 30 maggio il volume “I cattolici sardi e il Risorgimento”, terza opera della collana “Chiesa in Sardegna” nata per iniziativa del Coordinamento regionale per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Sarda, in collaborazione con il Servizio nazionale della CEI per il progetto culturale. L’evento, programmato per le ore 18.00 nell’Aula Blu della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Sassari, vede la partecipazione di Paolo Atzei, Arcivescovo di Sassari, Giacomo Lanzetti, Vescovo di Alghero-Bosa, Edoardo Bressan, Università di Macerata, Antonello Mattone, Università di Sassari, Salvatore Ligios, editore. Modera Antonello Mura, coordinatore regionale per il progetto culturale.
 
 “I cattolici sardi e il risorgimento” si occupa di una realtà solo apparentemente periferica. L’obiettivo, puntato sul “mondo” cattolico sardo in relazione alle tappe più significative del processo risorgimentale italiano e del suo difficile rapporto con le istituzioni ecclesiastiche, compone in realtà uno scenario di grandi proporzioni in cui le questioni nazionali s’intrecciano con la vita, le aspirazioni, i comportamenti delle comunità locali.
 
Merito del lavoro di Giuseppe Zichi, autore dell’opera,  è quello di aver ricostruito - grazie ad una ricchezza di materiale archivistico in larga parte ancora inedito - l’atteggiamento di una componente fondamentale della società, come quella cattolica, e il mutare progressivo delle sue convinzioni anche in modo non omogeneo rispetto alla chiesa di Roma.
 
 Dal clima di euforia che nell’isola aveva accompagnato la “fusione” ancor prima della promulgazione dello Statuto, al sostegno all’opera del Governo che non verrà meno per tutto il 1848  - in special modo durante la guerra con l’Austria - Zechi riporta il lungo iter di una regione e della sua “temperatura” sociale e politica. Fino al progressivo mutare dell’atteggiamento della società cattolica sarda quando, ormai al completamento del processo unitario, si aprirà la cosiddetta “Questione Romana”.