Il libro è concepito come strumento di riflessione e approfondimento per il Convegno Ecclesiale di Verona 2006 e vuole contribuire al “saper sperare” dando voce a dieci testimoni. Cinque i noti scrittori italiani coinvolti - Affinati, Bodei, Bonaccorso, Borgna, Botturi, D’Alessandro, Debenedetti, Doninelli, Rasy, Špidlík - chiamati a narrare altrettanti racconti inediti che cercano di mostrare le speranze degli uomini così come esse sono, ovvero così come esse s’intrecciano nella complessa trama della nostra esistenza: tra solitudine e complicità, tra illusione e tenacia, tra separazione e prossimità, tra illusione e buon senso, tra conflittualità e amicizia. Ad accompagnare ciascuna delle cinque novelle, poi, altrettanti opere artistiche accostate per associazione - film, dipinti, icone - analizzate da uno psichiatra, due filosofi e due teologi, per dispiegare la speranza che in esse è testimoniata. Un tesoro che emerge spesso in maniera discreta e potente nelle situazioni più drammatiche, nell’aridirsi degli affetti, nella miseria, nell’abisso che ciascuno porta in se stesso. Le dieci storie raccontate sono, infine, disposte secondo gli “ambiti della testimonianza” proposti nella traccia di riflessione in preparazione al Convegno Ecclesiale: la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità umana, la tradizione e la cittadinanza. Il lettore si ritrova così cinque dittici disposti lungo un itinerario che comincia con il ritrovare la speranza perduta nella malattia e nella vecchiaia, per giungere poi al mistero relazionale che ciascuno di noi è in sé e all’incontro nell’altro la speranza, passando poi al comuncare e a condividere quest’ultima sul terreno di una reale comunione. “Saper sperare” diviene così la parabola di un “saper pazientare”, possedere cioè il gusto dell’attesa e l’umiltà di fronte alla difficoltà di afferrare, come spesso accade, il senso della nostra esistenza; apprendendo giorno per giorno a rileggere la nostra storia, passata, presente e futura, avvertendo il tratto di una promessa anche laddove essa è negata o sembra persino impossibile.