Progetto Culturale - Nel Cantiere
Laudato si‘: come riconoscere
ciò che ci precede
A Milano il 12 ottobre

“Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso…” Questo giudizio con cui si apre la Laudato si’, costituisce la chiave di lettura di tutta l’enciclica. L’accorgersi - e  riconoscere fin nella operatività - il cambiamento che indica l’essere in “relazione con”, con le cose, con se stessi e gli altri, è l’invito che si propone a tutti per misurarsi con le grandi sfide del nostro tempo che il Papa sta affrontando con audacia e in continuità con Benedetto XVI. Il Centro Culturale di Milano intende cogliere e proporre di confrontarsi oltre le immediate misure ecologiche o applicative con le quali il documento è stato interpretato, guardando che cosa significa misurarsi con qualcosa che “ci precede”. L‘appuntamento è l‘inconto dal titolo "Laudato si‘ , come riconoscere ciò che ci precede" in programma il 12 ottobre alle ore 21.00 presso Via Sant‘Antonio 5 a Milano. Il punto da cui partire e guardare la vita sociale, culturale, economica delle metropoli, delle città e del pianeta è “mettere l’essere umano al suo posto e mettere fine alla sua pretesa di essere dominatore assoluto della terra” che impone una ragione come misura, calcolo e potere e far entrare nel bunker nel quale siamo chiusi “la luce del mondo vasto di Dio” (Benedetto VXI). Questo costante richiamo all’essenziale è il terreno sul quale si confrontano Carlo Petrini, Presidente di Slow Food, prefatore dell’Enciclica,  Edward Burtynsky uno dei più grandi fotografi contemporanei la cui mostra Acquashock è esposta a Palazzo della Ragione di Milano, Vincent Nagle, californiano, sacerdote della Fraternità San Carlo Borromeo in diversi paesi del mondo.  


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 09-OTT-15
 

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