A Stresa si terrà, dal 24 al 27 agosto, presso il Collegio Rosmini, nella sala Clemente Rebora, il XVI Corso dei Simposi Rosminiani “Sulle tracce dell’umano” dedicato a “Persona, psiche e società”. Secondo Rosmini ogni individuo è portatore di una luce intellettuale che proviene da Dio ed è il “divino” nell’uomo e dunque l’uomo va servito quale “fine” della società. Ricordiamo che i Simposi nascononel 2000 come continuazione della “Cattedra Rosmini” fondata nel 1967 dal filosofo Michele Federico Sciacca al fine di riportare il pensiero di Rosmini nel dialogo intellettuale contemporaneo, alla ricerca di “amici della verità”. Oltre che dal Centro Studi di Stresa, il simposio è promosso dal Servizio Nazionale Cei per il progetto culturale. Negli incontri di quest’anno si tenterà di «innestare il contributo delle neuroscienze e delle scienze del profondo, con i progressi della tecnologia odierna, sulla ricchezza dell’antropologia classica», cercando di esaminare le molteplici sfide di una società multiculturale e multireligiosa. Il corso è strutturato in relazioni, seguite da dibattiti aperti a tutti i partecipanti; la partecipazione è libera e gratuita. Sotto la sapiente regia dell’infaticabile padre Umberto Muratore, a partire dalle ore 16.00 di lunedì 24 agosto interverranno Vittorino Andreoli (“L’umanesimo della fragilità”) e poi nei giorni seguenti monsignor Nunzio Galatino, segretario generale Cei, Eugenio Borgna (“La psichiatria come ricerca dell’umano nel dolore”), Antonio Autiero, Raffaella Di Marzio, Germano Rossi, monsignor Giuseppe Lorizio, Andrea Lavazza, Giuseppe Riconda e Alessandro Ricci. Nella mattinata di giovedì 27, dopo la presentazione dell’edizione critica della “Filosofia del diritto” di Rosmini e la relazione di padre Muratore su “Psicologia rosminiana e psicologie odierne”, si terranno le conclusioni dell’incontro.