Un pensiero unico - uniformato e accettato troppo supinamente - risolve lesperienza dellarte del ‘900 secondo categorie standard: dalla perdita di identità alla negatività rispetto alla storia e alla realtà, dalla censura col passato sino alloltranzismo formale come corsa verso la fine dellarte. Ma è davvero così? E cosa accade se si rileggono alcuni passaggi chiave dellarte del ‘900 prescindendo da questi sguardi acquisiti? Per rispondere a queste domande il Centro Culturale di Milano organizza un corso di otto lezioni curato da Giuseppe Frangi e sette critici e storici dellarte, realizzato in forma di dialogo, per riscoprire e sciogliere alcuni nodi decisivi dellarte del Novecento.
Per intercettare meglio gli interessi e le domande dei partecipanti, gli incontri verranno preparati anche attraverso domande che gli iscritti potranno far pervenire anticipatamente ai docenti.
Insegnanti, studenti, professionisti e collezionisti, moltissimi frequentano, guardano oppure studiano e riflettono sullarte del Novecento, si interrogano sul progressivo coinvolgimento dellarte nella comprensione del nostro tempo spesso a causa della stranezza delle opere a noi più contemporanee.
Rovesciare il Novecento è un tentativo per riaprire alcuni capitoli di una grande storia, per capire se un approccio che non faccia leva sulle consuete chiavi di lettura sia in grado di riaprire e di dettare su quella storia un interesse nuovo.
Anzitutto sullesperienza delluomo che esprime larte, guardandolo in una luce più profonda che non dissolva lio in un flusso o in categorie a posteriori e dunque cerchi di illuminare i termini stessi di una storia del novecento con più responsabilità e verità.
Ecco gli appuntamenti di marzo:
lunedì 4 marzo, dalle 18 alle 20Leredità di Cèzanne, il costruttore obliquocon Elena Pontiggia, Storica dellArte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera
lunedì 11 marzo, dalle 18 alle 20Lultimo quadro della storia. Il caso Duchamp?con Marco Meneguzzo, Storico dellArte, Accademia di Belle Arti di Brera
lunedì 25 marzo, dalle 18 alle 20Giacometti e larte inquietaCon Elio Grazioli, Professore di Teoria e storia della fotografia, Università degli Studi di Bergamo