Il “Centro Culturale di Milano” inaugura il 13 ottobre la stagione 2011-2012 con un grande incontro dedicato alla attualità della sfida edicativa in un tempo incerto, per la crisi economica ma anche per crisi di rappresentanza, di condivisione dei fondamenti della società e del diritto che attraversa le società sia dell’occidente che delle diverse civiltà e culture.
Proprio “Il rischio educativo”, di don Luigi Giussani, testo decisivo che contene la sua proposta educativa del sacerdote milanese, è stato recentissimamamente ripresentato e pubblicato per la prima volta in arabo, al Cairo, per volontà di un gruppo di alcuni docenti, giuristi e studenti della capitale egiziana che ne sono venuti a conoscenza.
L’incontro intende approfondire i motivi dell’interesse suscitato in questa parte del mondo musulmano, leggendolo all’interno delle ricerca di sbocchi nuovi e diverse forme di convivenza e di rapporto con la religiosità che attraversa il medio oriente.
 
Ma anche guardare, come la stessa sfida educativa si riproponga drammaticamente, come assenza e come esigenza, alla coscienza europea con le radicali riflessioni che Papa Benedetto XVI ha riaperto nel suo ormai celebre Discorso al Bungestag sulla Politica e il Diritto.
 
Come sviluppare una ragione critica e non scettica? Come valorizzare una libertà desiderosa del vero e non un positivismo senza legame con il giovani e il desiderio dell’uomo ? Quale il senso della figura dell’autorità e l’impegno della verifica circa il proprio passato?
Il dialogo sull’attualità e interesse attorno al rischio educativo di don Giussani toccherà poi interessanti spunti sviluppati nel libro quali quelli del dialogo e della democrazia, in rapporto alla libertà dell’io e al suo essere insieme in legami originali e sociali.
Ne parleranno il filosofo della politica Massimo Borghesi, Abdel-Fattah Hassan - dirigente dei fratelli musulmani e curatore della traduzione del volume, Ibrahim M.M. Shamseddine, grande figura libanese del gruppo Sciita, figlio del famoso Ayatollah scita Shammseddine scomparso nel 2001 e già Ministro del governo Hariri.