Progetto Culturale - Nel Cantiere
Il nuovo Centro "Fede e Cultura"
Istituita la struttura presso la Pontificia Università Gregoriana


Un approccio alla teologia che sappia farsi riflessione sul dato di fede, proposta spirituale e applicazione pratica: è quanto si propone il nuovo Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado” istituito presso la Pontificia Università Gregoriana, secondo lo specifico incarico di attenzione al laicato voluto ancora a inizio secolo (1919) da papa Benedetto XV e confermato dai suoi successori.
Direttore del Centro è il gesuita p. Sandro Barlone, convinto della necessità di creare luoghi di formazione che abbiano come finalità non tanto l’approdo a un medesimo risultato, quanto lo sviluppo di un metodo di discernimento che permetta di maturare risposte personali e responsabili sul piano della vita sociale e politica. «Per essere lievito - spiega il Direttore - dobbiamo imparare a “pensare nella Chiesa”. Diversamente altri lo faranno al posto nostro e secondo parametri non sempre evangelici».
Il Centro Fede e Cultura è posto sotto la protezione di sant’Alberto Hurtado (1901-1952), gesuita cileno che seppe vivere la propria missione amalgamando con singolare unità la dimensione del credente, la riflessione filosofica e l’impegno politico. Tre le iniziative in cantiere per i prossimi mesi:
 "Sinderesi: fondamenti di etica pubblica"
Si tratta di un percorso di formazione annuale all’impegno socioeconomico e politico.L’idea è di costituire un «cenacolo» di giovani adulti che daranno vita a una vera e propria «scuola di democrazia». « La conduzione degli 11 incontri, ognuno di tre ore, affronterà dieci capitoli di etica pubblica  - la struttura dello Stato, l’idea di Europa, il federalismo, la globalizzazione, la struttura dell’economia, ecc. - grazie alla guida di altrettanti docenti esperti negli specifici settori. Si tratterà tuttavia non di una classiche lezioni frontali, quanto di brainstorming tesi a rielaborare i cardini della doctrina christiana recepta attraverso proposte concrete elaborate dagli studenti ed applicabili per l’oggi. Il percorso si concluderà con la pubblicazione di un documento bilingue, di circa 350 pagine, che raccoglierà il lavoro di ricerca; i partecipanti potranno conseguire un Attestato di partecipazione e crediti universitari (5 ECTS). Il progetto è promosso con la partecipazione della Fondazione Konrad Adenauer e della Fondazione Luigi Sturzo.
  
Seminario "Vivere, credere, pensare"
 
La vita, la fede, la riflessione: è questa la scansione proposta da questo peculiare seminario, rivolto a giovani laici, per guardare ai problemi della vita con un occhio credente e adulto. Formarsi alla “pratica teologica” significa avere chiari i propri riferimenti culturali (Parola di Dio, Magistero, ecc.), esercitare un metodo e passare all’applicazione, perché l’intelligenza della fede non può accontentarsi di essere un “sapere per sapere”.Dirigerà il seminario la professoressa Stella Morra. «L’intuizione di fondo - spiega - è tipicamente ignaziana, ossia imparare a vedere tutte le cose con lo sguardo della grande tradizione credente. L’originalità di un ateneo come la Gregoriana è racchiusa in questo stile, per questo ritiene importante offrire un percorso formativo ai giovani che maturano la propria vocazione laicale in una città come Roma». 
Giovedì alla Gregoriana - Ciclo di lezioni pubbliche
"Cercatori di Dio. Dialoghi sulla vita, la fede e le parole" Un appuntamento aperto a tutti, otto conferenze offerte tra il 13 ottobre e il 25 gennaio per ripensare insieme la nostra capacità di trasmettere le esperienze fondamentali dell’esistenza. È su questa possibilità, infatti, che si fonda il tessuto sociale e intergenerazionale. Abbiamo ancora parole autentiche e degne di fiducia da dire a noi stessi e a tutti i “cercatori di Dio”che incontriamo? Abbiamo ancora parole capaci di farsi ossa e sangue, parole carnalmente “di vita eterna”?
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 28-SET-11
 

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