Progetto Culturale - Nel Cantiere
Il pensiero che educa
Temi ed eventi in cantiere per l‘anno 2011-2012


C‘è il decennio sull‘educare alla "vita buona del Vangelo" alla base delle iniziative nazionali del progetto culturale della Chiesa italiana per il prossimo autunno e inverno.
 
Si comincia il 19 settembre a Lucca con l‘avvio della seconda edizione del Festival dei "Teatri del Sacro", la rassegna voluta dalla Cei con Federgat e Acec.
 
Fino a domenica 25, nella città toscana andranno in scena ventisette spettacoli di prosa, danza, teatro popolare e di innovazione, scelti fra gli oltre duecento progetti inediti che hanno risposto al bando.
 
Il forte interesse suscitato dalla proposta, insieme al successo della prima edizione, seguita da numerose repliche nelle sale della comunità in tutt‘Italia, è la conferma di come l‘arte scenica sia un linguaggio assai efficace nel dare forma alla ricerca spirituale dell‘uomo e al suo vissuto religioso.
 
A breve distanza, nel mese di ottobre, giungerà in libreria il volume "Il cambiamento demografico", secondo rapporto-proposta curato dal Comitato per il progetto culturale, che segue a due anni di distanza "La sfida educativa" ed è dedicato questa volta "al futuro dell‘Italia".
 
Confermati l‘editore - Laterza - e l‘impianto generale: alle analisi e alle cifre più aggiornate fa seguito l‘indicazione di alcuni possibili interventi, affidati alla politica, all‘economia e prima ancora alla sfera educativa e culturale, necessari per governare il cambiamento e affrontare quel "lento suicidio demografico", come lo definì un anno fa il cardinale Angelo Bagnasco, a cui sta andando incontro il nostro Paese.
 
"Gesù, nostro contemporaneo" è invece il titolo dell‘evento internazionale che dal 9 all‘‘11 febbraio 2012 proseguirà l‘eredità dell‘incontro su "Dio oggi. Con lui o senza di lui cambia tutto" del dicembre 2009.
 
La formula dell‘appuntamento prevede conferenze e tavole rotonde, presentazioni di libri e testimonianze, momenti artistici e dibattiti animati da ospiti italiani e stranieri.
 
L‘idea di fondo risiede nella convinzione che la domanda di Gesù di Nazaret - "Voi chi dite che io sia?" - risuoni anche oggi non meno provocante e ineludibile che nella cerchia dei primi discepoli, e tocchi allo stesso tempo la singola persona come la comunità degli uomini.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 24-AGO-11
 

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