I giovani come vivono e comunicano la propria fede? E la Chiesa quali strade di evangelizzazione è chiamata a percorrere dentro i new media, moderne agorà di incontro e di espressione di sé oggi frequentate dalla maggior parte dei giovani?
 
Cerca di rispondere a queste domande la conferenza dal titolo Dire la fede nell’epoca dei social network. I new media, i giovani e le parole della fede, proposta nell’ambito del Festival della comunicazione (Padova, 3-8 giugno 2011) dalla Società San Paolo - Centro Studi Paulus e dalla Facoltà Teologica del Triveneto domani, mercoledì 8 giugno, dalle ore 17 alle 19 nell’aula tesi della Facoltà (via Seminario 29 a Padova).
 
L’incontro sarà aperto da Alessandro Castegnaro, sociologo e docente della Facoltà Teologica, che svilupperà il tema I giovani e l’esperienza della fede all’inizio del terzo millennio; Alberto Bourlot, semiologo e docente dell’Università Cattolica di Milano tratterà poi I post della fede: I giovani e le parole della fede in Facebook.
 
Infine Roberto Laurita, catecheta e docente della Facoltà Teologica, concluderà con la relazione su Evangelizzare efficacemente nel tempo dei new media. Modera Gabriele Pedrina, docente della Facoltà Teologica.
 
La conferenza prende spunto da una ricerca sul linguaggio religioso dei giovani in Facebook, promossa dal Centro studi Paulus della Società San Paolo, condotta da Alberto Bourlot e Walter Lobina e in fase di pubblicazione, a puntate, sul mensile "Vita pastorale".
 
Esaminando i messaggi dei giovani al di sotto dei 30 anni sono state individuate quattro parole della fede ricorrenti nel linguaggio del social network: interiore, spirituale, fede, Dio.
 
Quattro parole che, con la loro stessa presenza, anche se utilizzate diversamente dal modo classico di intenderle entro l’ambito religioso, dicono comunque che il bisogno di fede non viene meno. A partire da qui i tre relatori cercheranno di analizzare come i giovani vivono e comunicano oggi la loro fede e tenteranno di proporre piste di efficace evangelizzazione nei new media.