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ultimo aggiornamento 15/10/2015
 Centri culturali - Chi sono e cosa fanno 

Chi sono e cosa fanno   versione testuale


 I Centri culturali cattolici, creati ovunque sia possibile, rappresentano un aiuto di capitale importanza per l'evangelizzazione e la pastorale della cultura.
 
 
Ben inseriti nel loro ambiente culturale, spetta anche ad essi affrontare i problemi urgenti e complessi dell'evangelizzazione della cultura e dell'inculturazione della fede.
 
I Centri culturali cattolici costituiscono una realtà ricca e diversificata, sia per quanto riguarda le denominazioni, gli orientamenti, le tematiche trattate, sia per quanto riguarda le attività svolte.
 
Il concetto stesso di Centro culturale cattolico racchiude la pluralità e la ricchezza delle diverse situazioni di un paese: si tratta sia di istituzioni collegate ad una struttura ecclesiale (parrocchia, diocesi, Conferenza Episcopale, Ordine religioso, ecc. ...), sia di iniziative private di cattolici, ma sempre in comunione con la Chiesa.
 
Tutti questi Centri propongono attività culturali con la costante preoccupazione del rapporto tra la fede e la cultura, della promozione della cultura ispirata ai valori cristiani, attraverso il dialogo, la ricerca scientifica, la formazione, la promozione di una cultura fecondata, ispirata, vivificata e resa dinamica dalla fede. Perciò, i Centri culturali cattolici sono strumenti privilegiati per far conoscere a un vasto pubblico le opere di artisti, scrittori, scienziati, filosofi, teologi, economisti e saggisti cattolici, e suscitare un'adesionepersonale ed entusiastica ai valori fecondati dalla fede in Cristo.
 
Ai centri culturali locali spetta promuovere iniziative per dare impulso alla socializzazione tra gli uomini di cultura del territorio, per offrire momenti di conoscenza e dibattito sui temi che si vorrà di volta in volta privilegiare – stimolando anche una riflessione in prospettiva locale – e per formulare proposte da far rifluire a livello nazionale.
 
Questi centri sono sollecitati a collegarsi proficuamente in una sorta di rete, che renda possibile lo scambio continuo di informazioni e riflessioni a partire dal basso. Mettersi in rete garantirebbe anche da alcuni rischi, il più facile dei quali è la frammentarietà e darebbe loro delle possibilità che, singolarmente, non hanno, come una maggior visibilità e incisività.
 
ultimo aggiornamento 15/10/2015