“Frontiere generazionali”: è questo il tema della 14ª edizione del “Tertio Millennio Film Fest”, tradizionale manifestazione cinematografica organizzata dalla Fondazione ente dello Spettacolo (EdS). Il 24 novembre a Roma, nella sede del Pontificio Consiglio della cultura, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Festival, che ogni anno propone il cinema come momento di riflessione sui problemi dell’uomo moderno, scegliendo un tema centrale intorno a cui ruotano tutte le opere del palinsesto.
 
Quest’anno a fare da filo conduttore alla rassegna, che si svolgerà dal 7 al 12 dicembre a Roma (Cinema Sala Trevi), è la questione dei “muri invisibili” che separano i giovani dal resto del mondo: dalla difficoltà di entrare nell’universo del lavoro all’allontanamento dalle tradizioni. 
 
“Una grande occasione” per “studiare il problema del confronto tra generazioni”, delle “differenze di comunicazioni” che vi intercorrono, attraverso un mezzo, come il cinema, “che conserva tutta la sua incisività”.
 
Così il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontifico Consiglio della cultura, ha definito l’edizione 2010 del “Tertio Millennio Film Fest”. “Quando apriamo il libro delle nuove generazioni - ha affermato - è sempre per noi una sorpresa di linguaggio, di comunicazione, perché i giovani sono capaci di portare tempeste nelle visioni precedenti”.
 
“Il titolo di quest’edizione, ‘Frontiere generazionali’, racchiude pienamente il senso di domande oggi imprescindibili”, ha detto mons. Dario Edoardo Viganò, presidente EdS, illustrando i motivi della scelta del tema. “È dovere del cinema, mezzo legato profondamente alla contemporaneità - ha spiegato - rapportarsi al tema attuale di giovani, lavoro, disagio e recupero delle tradizioni. In questo mondo governato dalle leggi del profitto, i valori familiari sembrano naufragare e per i giovani è sempre più difficile trovare un proprio posto nella società e instaurare un dialogo con le generazioni precedenti”.
 
Il Festival sarà inaugurato il 7 dicembre alla Sala Trevi di Roma con la proiezione in anteprima dei sei documentari inediti “Intonazii”, alla presenza del regista Aleksandr Sokurov. Nella pellicola il cineasta russo dialoga con personaggi chiave della politica e dell’intellighenzia, in un’impietosa analisi del presente e dell’incertezza dei giovani verso il futuro.