Con la nona edizione della memoria del beato Giovanni Angelico da Fiesole, patrono degli Artisti, il percorso della Comunità di San leolino intende avventurarsi più da vicino in quel territorio davvero delicato e affascinante in cui, in definitiva, si è compiuta lesperienza umana, spirituale e artistica del beato Angelico: il dialogo, appunto, tra chiamata di Dio e vocazione alla bellezza.
Non cè dubbio, in effetti, come attestano tutte le storie di vocazione narrate nella Bibbia - e fino allultima, emblematica, della vergine Maria, nellepisodio dipinto nella nostra bellissima icona dellAnnunciazione -, che la chiamata di Dio è invito ad affacciarsi in un orizzonte totalmente nuovo, appello sorprendente attraverso il quale coloro che lo accolgono entrano in contatto con linesauribile potenza creatrice di Dio.
In questa prospettiva, lincontro del 20 febbraio - in programma alle 17.00 presso la Sala del Conservatorio della SS. Annunziata di questanno - intende avere un taglio soprattutto esperienziale, dando voce al racconto di suor Elisa Galardi, appartenente alla famiglia religiosa delle suore Agostiniane della SS. Annunziata, la quale si trova, in un certo senso, al cuore di questo delicato e fecondo dialogo tra vocazione cristiana e vocazione artistica.
Nata a Firenze nel 1973, infatti, e diplomata in pittura allAccademia di Belle Arti di Firenze, Elisa Galardi, fin dal 1998, dopo un primo periodo di ricerca nellambito della pittura informale e gestuale, ha deciso di dedicarsi unicamente allo studio delliconografia Ortodossa, seguita da vari maestri, e alla ricerca spirituale. Decisivo, nel suo percorso spirituale e artistico, lincontro con p. Marko I. Rupnik sj, mosaicista e pittore, autore, fra laltro, della Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, già protagonista di una delle Letture in onore del Beato Angelico.