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"Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente."
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 Dio oggi - Archivio notizie - Fisichella: il rito fa sì che Dio non sia un'illusione 
Fisichella: il rito fa sì che Dio non sia un'illusione   versione testuale
"L'azione liturgica consente di verificare che Dio non permane come un'illusione creata dalla mente dell'uomo, ma una realtà con cui riferirsi in maniera oggettiva nel susseguirsi dei tempi e degli spazi che assumono valore sacro". A mettere in luce la centralità del rito nel discorso su Dio è stato monsignor Rino Fisichella, Presidente della Pontifica Accademia per la vita e Rettore della Pontificia Università Lateranense. Concludendo i lavori dell’evento internazionale "Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto", promosso dal Comitato per il progetto culturale della Cei, monsignor Fisichella ha sottolineato che "il rito conferisce alla conoscenza di Dio uno spazio di comunicazione che ingloba l'intera realtà creata e l'uomo in essa". "L'azione liturgica, il rito sono forme espressive e linguaggi con cui è necessario confrontarsi nel nostro parlare di Dio", ha ribadito il Rettore dell’Università Lateranense per il quale sarebbe "illusorio pensare di emarginare questa dimensione". Questo, ha aggiunto, "equivarrebbe a eliminare tutto il tema del linguaggio dei segni e dell'evocazione per accedere all'interno di un mondo che non trova altra risorsa per esprimersi se non quella del rito". "L'analisi di questa componente – ha spiegato - mostrerebbe che si apre il passaggio per verificare quale relazionalità intercorre tra Dio e l'uomo senza cadere in forme di alienazione o psicosi".
 
 
"Se le religioni hanno fatto del rito un elemento determinante - ha concluso - ciò implica che possiede un effetto essenziale e costitutivo nel discorso su Dio, per cui la cultura contemporanea non può né deve allontanarsi".