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"Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente."
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 Dio oggi - Archivio notizie - Fisichella: senza Dio l'arte scomparirebbe 
Fisichella: senza Dio l'arte scomparirebbe   versione testuale
"L'arte, la letteratura, la musica… scomparirebbero per i quattro quinti se Dio non esistesse". Lo ha affermato monsignor Rino Fisichella, Presidente della Pontifica Accademia per la vita e Rettore della Pontificia Università Lateranense, che ha concluso i lavori dell’evento internazionale "Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto". "Tutti siamo consapevoli del rapporto tra bellezza e discorso su Dio", ha osservato monsignor Fisichella sottolineando che senza Dio "l'arte sarebbe solo frutto di fantasia senza rapporto con il reale, applicazione di linee senza un perché di senso; la letteratura e la musica sarebbero ridotti a versi e note dettate dal sentimento passeggero senza un aggancio con la solidità della persona a cui poterli indirizzare".
 
Secondo il Presidente della Pontificia Accademia per la vita, "la via della bellezza si impone perché apre alla conoscenza mediante la contemplazione". In altre parole, ha ribadito, l’arte "non è una via alternativa per parlare di Dio e per cercare di comprenderlo, al contrario". "L'arte – ha rilevato - permane come la ‘narrazione visiva dell'esperienza dell'incontro con un volto' ".
"Il mistero dell'incarnazione – ha spiegato monsignor Fisichella - apre la strada per comprendere un Dio che non permane relegato nella sua trascendenza, ma rinuncia all'onore che gli è dovuto per farsi uomo con gli uomini ed insegnare loro la strada per entrare in comunione di vita con lui". E sta proprio in questo la differenza tra le religioni e le stesse religioni monoteiste: "il Dio di Gesù Cristo – ha ricordato il Rettore dell’Università Lateranense - non indica più il percorso che parte dall'uomo per raggiungere Dio; mostra, invece, che Dio va incontro all'uomo e lo raggiunge fino a condividerne la natura". In questo spazio, ha continuato, "la bellezza trova altre forme con cui esprimersi, perché al volto che viene rivelato possano essere offerte le condizioni per dare risposta di senso a ciò che l'uomo stesso vive: la sofferenza, la gioia, la gloria, il dolore, il tradimento e perfino gli stadi della vita". Per monsignor Fisichella, dunque, "tutto viene rappresentato per introdurre a Dio e per spiegare l'uomo all'uomo".