“Esistiamo solo per riciclare l'energia nella forma in cui ci viene fornita dall'universo, oppure siamo esseri speciali, nei quali l'universo trova la possibilità di passare dalla materia allo spirito?”. L’astronomo George Coyne, già direttore della Specola Vaticana, ha voluto porre questa “domanda tendenziosa” per riflettere su “Dio creatore di un universo in evoluzione”. Aprendo i lavori della sessione finale dell’evento internazionale “Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, Coyne ha ribadito che “il mondo sensibile ha una ricchezza tale da mettere in crisi l'analisi matematica più sofisticata”. Secondo l’astronomo, infatti, “l'immensa varietà di forme e strutture esistenti sia nel mondo inorganico che in quello organico mette alla prova qualunque teoria che ponga a fondamento della fisica una serie di leggi deterministiche”. “Applicando alle leggi della fisica l'analisi matematica dei sistemi non lineari, si ottengono modelli matematici che permettono una conoscenza delle strutture dei cambiamenti”, ha osservato Coyne sottolineando però che di tali cambiamenti “non è possibile predire il risultato finale in quanto non si è in grado di prevedere l'effetto prodotto da piccole perturbazioni che si accumulano con leggi non lineari”.