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"Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente."
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 Dio oggi - Archivio notizie - Ravasi: l'uomo, efficace e reale icona di Dio 
Ravasi: l'uomo, efficace e reale icona di Dio   versione testuale
“La figura umana è un’efficace e reale icona di Dio” anche se “non ne esaurisce la realtà piena”. Lo ha affermato monsignor Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, sottolineando che “si abbozza così in modo semplificato ma genuino il concetto di simbolo che l’arte dovrà sempre custodire”. “È possibile dipingere o scolpire Dio sulla scia del modello che egli ci ha offerto, la creatura umana”, ha ribadito monsignor Ravasi per il quale in tal modo “si esclude una radicale ineffabilità e invisibilità divina e, dunque, ogni iconoclasmo”. Ma al tempo stesso, ha avvertito, “si proclama l’irriducibilità della divinità a un modello rappresentativo totalizzante, lasciando sempre aperta la distanza dell’infinito e dell’eterno”. Nella relazione pronunciata nel corso della seconda sessione del Convegno “Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, monsignor Ravasi ha ricordato che “oltre che nell’uomo ‘immagine’ divina, è nella Parola che si esprimeva il volto del Dio biblico”. A Gesù Cristo, cioè, è affidata “la missione di ‘narrare’ il Padre”. “È lui stesso a ricordarci – ha osservato Ravasi - che, fissando lo sguardo in lui, è possibile rintracciare i lineamenti del Padre, come accade in ogni figlio”. In questo modo, ha concluso, “l’arte è la narrazione visiva dell’esperienza dell’incontro con un volto, una parola, un’immagine veramente visibile perché incarnata”.