Progetto culturale
Versione Accessibile - Solo Testo
Mappa del Sito
cerca nel sito  Cerca
"Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente."
Benedetto XVI
Il Blog del Progetto culturale
La Sfida Educativa
Comune di Roma
Auditorium Conciliazione
 Dio oggi - Approfondimenti - Dio amico degli uomini 
Dio amico degli uomini   versione testuale

di Ignazio Sanna
Arcivescovo di Oristano

Benedetto XVI ha scritto che “nel nostro tempo in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento, la priorità che sta al di sopra di tutte è di rendere Dio presente in questo mondo e di aprire agli uomini l’accesso a Dio. Non ad un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha parlato sul Sinai; a quel Dio il cui volto riconosciamo nell’amore spinto sino alla fine (cfr Gv 13, 1) – in Gesù Cristo crocifisso e risorto. Il vero problema in questo nostro momento della storia è che Dio sparisce dall’orizzonte degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più”

Forse più che dell’eclissi di Dio si potrebbe parlare di diverse metamorfosi di Dio: da un Dio personale a un Dio impersonale; da un Dio trascendente a un Dio immanente; da un Dio maschile a un Dio femminile. A prescindere, comunque, da queste metamorfosi e dalle difficoltà esistenziali avanzate dall’esperienza del male e dalle difficoltà razionali teorizzate dagli atei professi, Dio non è circoscrivibile dai nostri concetti, dalle nostre rappresentazioni. Se lo comprendessimo, ha scritto S. Agostino, non sarebbe più Dio. Racconta una leggenda medioevale che S. Agostino un giorno passeggiava lungo la spiaggia del mare riflettendo sulla natura di Dio e del mondo. Mentre era assorto nei suoi pensieri vide un bambino che scavava una buca nella sabbia e cercava di riempirla con l’acqua che attingeva dal mare con un secchiello. Al ritorno della sua passeggiata, si accorse che il bambino continuava a versare acqua nella buca. Si fermò, meravigliato, e domandò al bambino: “Ma che cosa fai?” Questi rispose: “Io voglio versare il mare nella mia buca”. “Ma ciò non è possibile - replicò S. Agostino -non vedi che il mare non può entrare nella tua buca?” “Esattamente come Dio non può entrare nella tua piccola mente”, disse il bambino. E, detto questo, sparì.
Dio, dunque, è più grande del cuore dell’uomo (1Gv 3, 20). Ma egli, allo stesso tempo, è amico degli uomini, non è il dio dell’olimpo, lontano dalle gioie e dalle sofferenze degli uomini. È il Dio che ascolta il grido di aiuto del popolo eletto e, quindi, di ogni uomo. È il Dio che in Gesù si è rivelato come padre. È il Dio che si rende presente nei segni sacramentali.