Riconoscere il valore pedagogico delle pratiche sportive significa valorizzare il legame tra sport e inclusione sociale. Significa, soprattutto, individuare risposte credibili a interrogativi tutt’altro che scontati: è lecito parlare di competizione responsabile? chi è considerato un vincente deve farsi carico di responsabilità extra-sportive? e, per contro, “i vinti” possono rappresentare esempi educativi “di successo”?
Sono questi alcuni degli interrogativi che la Maritain Lecture 2014 vorrebbe sollecitare e, almeno in parte, cercare di chiarire attraverso l'incontro organizzato il 24 novembre dal titolo "Vite di successo, vite di scarto".
L’obiettivo dichiarato è quello di vagliare la possibilità che, nel rapporto fra la persona e lo sport, vi sia ancora spazio per un agire responsabile in cui la competizione non sia finalizzata esclusivamente al riconoscimento di vincitori e vinti, ma si configuri come un ingrediente tra i molti che compongono la complessa ricetta dello sport come palestra di vita buona.
Programma
Ore 15.00 - Saluti di apertura
Damiano Tommasi
Presidente Associazione Italiana Calciatori
Federico Scarpa
Presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica “Polisportiva Fuoric’entro”
Roberto Weber
Direttore dell’Istituto di ricerca Ixé
Luca Grion
Università di Udine e Presidente Istituto Jacques Maritain