ll seminario si propone, inoltre, di riportare alla luce le pagine migliori della nostra storia, in cui cogliere le tracce di un progetto che ha origini lontane e che deve essere trasmesso alle nuove generazioni in un tempo in cui una certa crisi di identità sembra serpeggiare nel nostro Paese.

PROGRAMMA:

Venerdì 24 febbraio
Comune di Figline Valdarno - Sala «Egisto Sarri» – Palazzo Pretorio, (p.zza San Francesco)

Ore 16 – Saluti delle Autorità
Riccardo Nocentini Sindaco di Figline Valdarno
Mons. Mario Meini Vescovo di Fiesole
Enrico Maria Vannoni Dirigente scolastico dell’Istituto «Marsilio Ficino»

Prima Sessione – ore 16.30-19
Presiede Bruno Meucci
L’Italia nel 150° di Fondazione
Emilio Gentile
Saggista e docente di Storia Contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma
Il ruolo della cultura cattolica nella formazione dell’identità italiana
Enrico Maria Vannoni
Dirigente Scolastico e docente di Storia e Filosofia, Liceo Classico «Marsilio Ficino»
Riflessioni di un impolitico. Il pensiero di Giacomo Leopardi sull’Italia
Carmelo Mezzasalma
Docente di Letteratura Poetica e Drammatica presso l’Istituto di Alti Studi Musicali «L. Boccherini» di Lucca
Il femminile tra emancipazione e nuove identità a partire dall’Ottocento
Corinna Pieri
Studiosa di Storia del Risorgimento e della Questione femminile

Sabato 25 febbraio

Aula Magna Istituto «Marsilio Ficino» (p.zza San Francesco, 10)

Seconda sessione – ore 10-13.00
Presiede Carmelo Mezzasalma
Raffronto tra il pensiero politico di Machiavelli e Guicciardini
Giulio Conticelli
Vice Presidente Fondazione “Giorgio La Pira”, docente presso l’Università di Firenze, Facoltà di Giurisprudenza
La forza del destino. Unificazione politica e identità nazionale in Marzo 1821
Giuseppe Langella
Facoltà di Lettere, Università Cattolica di Milano
Proiezione del documentario “Giacomo Leopardi” di Luigi Boneschi, realizzato per TV2000
Sarà presente il regista

Terza sessione - ore 15.00 – 17.30 - Aula Magna Istituto “Marsilio Ficino”, (p.zza San Francesco, 10)
Presiede Giuseppe Langella
La deriva nazionalistica della Prima guerra mondiale
Bruno Meucci
Coordinatore e docente di Storia e Filosofia, Liceo Classico “Marsilio Ficino”
Tensioni letterarie:“La voce”
Lorenzo Artusi
Coordinatore e docente di Italiano, Istituto “Marsilio Ficino”
Il cinema neorealista e la nascita della Repubblica
Giovanni Meucci
Docente di Storia e Scienze della Comunicazione, Liceo Classico “Marsilio Ficino”

Le ragioni di un seminario

Nel libro intervista Non è il paese che sognavo. Taccuino laico per i 150 anni d’Unità d’Italia (Colloquio con Alberto Orioli, Il Saggiatore, Milano 2010), l’ex Presidente della Repubblica, Senatore Carlo Azeglio Campi, notava: «Purtroppo ora che è venuto il tempo dei bilanci di una vita mi rendo conto che sto vivendo in un paese ben diverso da quello che avevo sognato in gioventù. […] Ma noto un cambio di sensibilità collettiva. Vedo guadagnare terreno l’idea che conti solo la ricchezza, che sia la velocità il tempo per il successo, che sia la furbizia la caratteristica più premiata e riconosciuta, l’immagine, il ritratto distintivo dell’oggi anche nella gestione della cosa pubblica. Mi domando con angoscia crescente: cosa abbiamo lasciato ai nostri giovani?» (pp. 50-52).

Di fatto, in preparazione al 150° anniversario della nascita della nostra Nazione, sono uscite numerose pubblicazioni per riflettere sul complicato e discusso processo che ha portato alla sua unificazione senza nascondere critiche e contraddizioni (le incoerenze e i fallimenti politici degli anni successivi, la questione meridionale, le differenze culturali, il lento processo di scolarizzazione ecc.). Così, alla fine del 2009, oltre l’80 per cento degli italiani ha giudicato l’Unità una realtà positiva. È un dato che emerge dai risultati di un sondaggio sui motivi per i quali la maggioranza degli italiani si è detta anche orgogliosa di essere italiana. Un sondaggio che, tuttavia, non può nascondere quella crisi di identità che sembra serpeggiare nell’intero Paese.

Qual è, dunque, la vera identità del nostro popolo? Quali sono i valori culturali, spirituali e sociali che ci rendono italiani e, alla luce di questi, quale potrebbe essere il nostro più naturale apporto per la costruzione di una società più buona e giusta a livello europeo? Ecco il tema che intende affrontare il nostro Seminario: riportare alla luce le pagine migliori della nostra storia, dove è possibile cogliere le tracce di un progetto che ha origini così lontane. E per di più veicolare alle nuove generazioni gli ideali più veri e autentici della millenaria cultura del nostro popolo.

In questo spirito, per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il nostro Istituto e l’Accademia “Marsilio Ficino”, nell’anno scolastico 2010/11, hanno promosso il seminario di studio Rileggere un discusso Risorgimento? nell’intento di far conoscere alle giovani generazioni le origine storiche dell’unità nazionale. Per il corrente anno scolastico, invece, con il seminario Patria e identità nazionale, ci concentreremo sul pensiero di coloro che hanno contribuito a costruire nei secoli la nostra identità negli ambiti della cultura, della spiritualità, dell’azione politica e del sociale.

 «Io nacqui veneziano il 18 ottobre del 1775, giorno dell’evangelista San Luca; e morrò per la grazia di Dio italiano quando lo vorrà quella Provvidenza che governa misteriosamente il mondo. Ecco la morale della mia vita. E siccome questa morale non fui io ma i tempi che l’hanno fatta, così mi venne in mente che descrivere ingenuamente quest’azione dei tempi sopra la vita d’un uomo potesse recare qualche utilità a coloro, che da altri tempi sono destinati a sentire le conseguenze meno imperfette di quei primi influssi attuati».

Ippolito Nievo, Confessioni di un italiano

Informazioni:
Istituto «Marsilio Ficino», P.zza S. Francesco, 10 – 50063 Figline Valdarno
tel. 055-9155952, istituto.ficino@tin.it, www.istitutomarsilioficino.it

L’ingresso al Convegno è libero.

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