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 Gesù nostro contemporaneo - Area stampa - archivio notizie - Card. Ravasi: "Il Suo corpo è fondamentale" 

Il Card. Ravasi ed Elena Pontiggia: "Le rappresentazioni del corpo di Gesù"   versione testuale

Gli interventi negli eventi in contemporanea








“Il corpo di Cristo è fondamentale nel racconto evangelico”: lo ha detto questa sera a Roma il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, intervenendo al dibattito su “Le rappresentazioni del corpo di Gesù” all’interno del convegno del Comitato Cei per il progetto culturale.
 
Il cardinale ha passato in rassegna vari brani del Vangelo per citare le numerose occasioni in cui si parla di Cristo in riferimento a parti del suo corpo: le mani, i piedi, il nutrimento (anche dopo la risurrezione, quando davanti ai discepoli mangiò un pesce), il costato, infine “il cadavere” che - ha detto - “mostra che Gesù si fa uomo fino in fondo diventando appunto anche cadavere”.
 
Il card. Ravasi ha quindi sviluppato il tema del “corpo mistico di Cristo” in riferimento alla Chiesa e alla sua dimensione “pneumatica” cioè spirituale e trascendente. Infine ha parlato della “carne per la vita del mondo” che Gesù promette nel mistero eucaristico.
 
“Quello eucaristico è un corpo reale che non ha la dimensione della vera fisicità - ha detto - perché ha dentro di sé un oltre e un altro, la dimensione della trascendenza”.
 
La parola è poi passata alla relatrice Elena Pontiggia, docente di storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Brera, che ha sottolineato come: “Nell’arte contemporanea, dove il tema sacro sembra non toccare certi vertici come avviene nell’arte medievale o rinascimentale, quando tale tema è usato bene può dare spunti nuovi che in passato erano usati meno".
 
"L’artista  contemporaneo - ha proseguito la Pontiggia - è più libero perché di solito dipinge per sé più che per la committenza e attraverso la sua arte può esprimere verità che possono essere di carattere generale e anche religioso”. 
 
La relatrice ha portato vari esempi, con immagini di opere di artisti quali Guaguin, Rouault, Dalì, Guttuso, Tavernari, Bacon, sottolineando come tali artisti “pur presentando immagini di Cristo stravolte, originali, insolite, mostrano il richiamo della religione anche in coloro che si dichiarano non credenti e testimoniano la sensibilità ai drammi del secolo appena concluso”.
 
 
 
ultimo aggiornamento 15/10/2015