Il progetto, realizzato dal Coordinamento del progetto culturale sardo, ha visto impegnati nove studenti dell'Accademia di Belle Arti di Sassari, selezionati e guidati dal docente e curatore del progetto Salvatore Ligios, che hanno ridefinito l'identikit di dieci diocesi isolane investigando luoghi di formazione, accoglienza e consolazione.
C'è un filo di speranza e solidarietà che attraversa la Sardegna come un rete sotterranea, uno "spettacolo educativo" - come lo definisce Don Antonello Mura, coordinatore regionale del progetto culturale della Conferenza Episcopale Sarda - che emerge da nord a sud coinvolgendo famiglie, parrocchie, scuole, oratori, comunità di aiuto e di recupero.
Introducendo l'obiettivo in differenti situazioni educative attive nel territorio, i giovani fotografi hanno reso concreto l'operato silenzioso di chi agisce nel sociale, di chi si adopera per modificare situazioni affettivamente precarie e cerca di dare un senso a percorsi problematici. Sono andati dove nessuna curiosità si spinge mai, dove l'occhio comune volontariamente distoglie la sua attenzione, utilizzando la fotografia per toccare emotivamente territori altrimenti irraggiungibili.
Indice:
- Fotografie di: G. Porru, S. Carta, P. Marchi, T. Pintus, F. Loi, L. Guiso, S. Pazzola, A. Sini, L. Marchiori
- Testi di: A. Mura, P. Meloni, S. Borsato, S. Ligios