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ultimo aggiornamento 15/10/2015
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Un tesoro da arricchire   versione testuale

A Treviso convegno dei Bibliotecari ecclesiastici


Dal SIR 
 
La conservazione del materiale librario e delle raccolte e collezioni di libri: questo l'argomento del convegno dell'Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (Abei), in programma il 15 e 16 giugno a Treviso.
 
Si tratta - spiegano gli organizzatori - di "un argomento di fondamentale importanza se si pensa alla quantità e al valore, venale culturale e artistico dei volumi custoditi nelle biblioteche ecclesiastiche italiane, e alla portata culturale che le collezioni spesso rivestono come testimonianza storica di un gusto, di una tendenza, della storia di una comunità, di una famiglia, di un territorio".
 
Di qui l'importanza di "sensibilizzare e preparare professionalmente i bibliotecari, perché il tesoro da essi gestito non subisca danni e possa essere trasmesso intatto e magari arricchito, ai posteri". Il materiale bibliografico e documentario custodito nelle biblioteche ecclesiastiche italiane possiede, inoltre, "un valore aggiunto perché è in gran parte relativo alla cultura e alla civiltà cristiane, che pervadono profondamente la storia e la civiltà italiana ed europea.
 
La buona conservazione di questo materiale e il metterlo a disposizione degli utenti, è dunque un importante servizio alla cultura non solo religiosa". I lavori si articoleranno in relazioni tenute da esperti e da esponenti di istituzioni preposte alla tutela, come le Soprintendenze, e di enti specializzati nelle tecniche di conservazione.
 
Non sarà trascurato il problema dello spostamento materiale dei fondi librari, e quello degli interventi da attuare nei casi di emergenza. Sarà dato spazio anche alle analoghe iniziative attuate in campo europeo.
 
Fondata nel 1978 a Grottaferrata per iniziativa di alcuni bibliotecari ecclesiastici, l'Abei, che annovera soci in ogni parte d'Italia, sceglie ogni anno una sede diversa per i suoi convegni, in modo da raggiungere e coinvolgere direttamente le varie realtà bibliotecarie che la Chiesa italiana gestisce nel nostro Paese.
 
Attualmente è presieduta da un vescovo nella persona di mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina. Ne è stato per anni vicepresidente mons. Gianfranco Ravasi, ora cardinale e presidente del Pontificio Consiglio della cultura.
 
Ricchezza inestimabile, ma spesso nascosta. L'Italia è ricca di biblioteche ecclesiastiche: si va dalle antichissime biblioteche capitolari (quella di Verona e quella del Duomo di Milano, ad esempio), che conservano codici e documenti rari e pregiati, non solo di natura ecclesiastica, alle modernissime biblioteche delle Pontificie Università romane, dotate di migliaia di volumi e delle più sofisticate tecniche informatiche; dalle biblioteche monastiche (anch'esse ricche di codici e libri antichi) alle biblioteche degli Istituti scolastici gestiti da ordini religiosi, fino alle biblioteche parrocchiali.
 
Quante sono queste biblioteche ecclesiastiche e a quanto ammonta il loro patrimonio librario? Per rispondere a questa domanda l'Abei ha condotto due censimenti, tesi alla ricerca di queste biblioteche e alla loro conoscenza, che è necessario presupposto per l'impostazione di ogni altra iniziativa.
 
Il secondo di questi censimenti, assai più ricco del primo, ha avuto sbocco editoriale nell'Annuario delle biblioteche ecclesiastiche italiane 1995. Si tratta del censimento più completo sinora condotto nel campo delle biblioteche ecclesiastiche.
 
Il censimento continua nel sito dell'Abei , anzitutto con aggiornamenti continui ma anche con la conservazione dei dati delle biblioteche "storiche" (oltre 5.000), tuttora consultabili.
 
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a cura di M.Michela Nicolais
ultimo aggiornamento 15/10/2015