Torna alla home
ultimo aggiornamento 15/10/2015
 Forum - Tutti i Forum - I Forum - Fede, libertà, intelligenza - Libertà personale e sociale in campo etico 

Libertà personale e sociale in campo etico   versione testuale

Servizio nazionale per il progetto culturale

1. Il punto di partenza della riflessione sulla "libertà personale e sociale in campo etico" può essere rinvenuto nella Dichiarazione del Concilio Vaticano II sulla libertà religiosa (Dignitatis Humanae). Già nel sottotitolo del documento viene affermato "il diritto della persona e delle comunità alla libertà sociale e civile in materia religiosa". Senza cadere in una errata parificazione della "libertà sociale e civile in materia religiosa" con la "libertà personale e sociale in materia etica", appare utile assumere come indirizzi di fondo della riflessione quanto è detto a proposito della libertà religiosa nei numeri 1 e 2 del documento citato. In particolare il documento valuta positivamente il fatto che: - "in questa nostra età gli uomini diventano sempre più consapevoli della dignità della persona umana"; - "cresce il numero di coloro i quali esigono che gli uomini nell'agire seguano la loro iniziativa e godano di una libertà responsabile, non mossi da coercizione bensì guidati dalla coscienza del dovere"; - "questa esigenza di libertà nella società umana che riguarda soprattutto i beni dello spirito umano; e queste "aspirazioni degli animi alla libertà poggiano sulla dignità della persona umana, dotata di ragione e di libera volontà, perciò investita di responsabilità personale".
Alla luce di questi assunti di fondo che vanno attentamente considerati e presi sul serio fino in fondo - sia a livello teologico-filosofico come a livello storico -, si colloca il rapporto fra libertà e verità e fra libertà personale e bene comune. Anche in quest'ottica il documento citato offre l'approccio di fondo e gli stimoli per i necessari approfondimenti in vista della formazione della libertà responsabile nella ricerca della verità e nell'apertura all'"altro": "la verità va cercata in modo rispondente alla dignità della persona umana e alla sua natura sociale, cioè con una ricerca libera, con l'aiuto del magistero o d e ll'insegnamento, della comunicazione e del dialogo, con cui, allo scopo di aiutarsi vicendevolmente nella ricerca della verità, gli uni esprimono agli altri la verità che hanno scoperta o che ritengono di avere scoperta; e alla verità conosciuta si deve aderire con assenso personale" (n. 3).

2. Questa tematica della libertà personale e sociale in campo etico viene assunta e fatta propria dal progetto culturale in quanto essa si pone in continuità con le istanze conciliari, costituendo senz'altro uno degli aspetti problematici del rapporto della Chiesa con la modernità. Inoltre tale tematica viene incontro ad una delle sfide più significative delle odierne società pluraliste. Infine il tema si presta ad un rinnovata riflessione delle comunità ecclesiali sul fondamento della libertà e della verità in Cristo, con una precisa attenzione al concreto contesto storico-culturale.

3. La ricerca potrebbe concretamente affrontare questi ambiti di indagine, che indichiamo solo come esempio. Innanzi tutto si impone una duplice chiarificazione teoretica: - sulla nozione di libertà e dei suoi nessi con la verità e il bene; - sulla nozione di coscienza come consapevolezza e come coscienza morale. La chiarificazione concettuale è propedeutica all'analisi delle forme storiche in cui si realizza la libertà personale e sociale in campo etico.
Di particolare interesse potrebbero risultare questi ambiti di analisi: - la libertà, la coscienza e il costume (ethos) nell'esperienza della postmodernità, con attenzione a situare il diritto alla libertà in un orizzonte metaindividuale, superando la "privatezza" e la "sentimentalizzazione" della coscienza; - la formazione della coscienza in genere (autoconsapevolezza e coscienza morale) e della coscienza religiosa in un contesto pluralistico, con attenzione a verificare se tale formazione contempla le condizioni concrete dell'educazione e se è assicurata la capacità di determinarsi verso ciò che è giusto e buono; - la libertà personale e il bene comune nelle società pluraliste, con attenzione al distacco fra coscienza e civiltà e alla necessità di governare le trasformazioni civili in vista della crescita della responsabilità individuale e collettiva; - il rapporto fra l'etica e il diritto in una società democratica, con attenzione alle questioni relative alle decisioni (chi le prende, in base a quali valori, come collaborare alla formazione delle leggi?); - la libertà personale e sociale e i mezzi di comunicazione, con attenzione ai processi di omologazione e al sostegno di una cultura dialogica e critica.

4. Il metodo di lavoro deve caratterizzarsi come aperto al confronto e al dibattito, stimolando la ricerca di istituti, centri culturali e teologici, in coordinazione con gli Uffici della C.E.I. Dal punto di vista operativo, si suggeriscono alcune possibili modalità di attuazione. Si potrebbe pensare, dopo aver precisato le tematiche prioritarie, ad alcuni seminari di studio, in modo da creare occasioni di approfondimento tra esperti. Quando una tematica, già sviluppata nelle sue implicazioni, suggerisce un preciso progetto di ricerca, si possono seguire due piste. La prima: affidare ad una persona qualificata o ad una istituzione o a un centro di ricerca l'approfondimento specifico; la seconda: predisporre borse di studio per alcuni giovani studiosi che approfondiscano un particolare aspetto della problematica.
Occorre poi tenere presente sia il settore dell'animazione culturale, in rapporto con le diocesi e con le diverse associazioni cattoliche che gli sviluppi della comunicazione in connessione con le istanze del dibattito culturale e dell'opinione pubblica.
 
ultimo aggiornamento 15/10/2015