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 Progetto Culturale - Punto di vista - Rispetto per tutti ma senza strabismi 

n° 181 - 27 maggio 2015

Rispetto per tutti ma senza strabismi

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Per capire la questione     

Il rispetto è una cosa, la confusione e l’omologazione sono altro. Monsignor Nunzio Galantino, sulle questioni innescate dall’esito del referendum irlandese invita a distinguere. E soprattutto a non farsi prendere dall’emotività. Il segretario generale della Cei, in una dichiarazione all’AdnKronos, fa notare: «È necessario, anche per l’Italia, che su temi così importanti si riesca non solo a coinvolgere la gente sulla base della emotività e di pressioni e cattive informazioni, come può accadere con un referendum stile Irlanda; ma affrontare la realtà che esiste, trattando tutti con il massimo rispetto: questo fa un governo serio».
Tuttavia, aggiunge il vescovo, «il rispetto è una cosa la confusione e la omologazione sono un’altra. Ho l’impressione che la risposta che si sta dando in questi ultimi tempi, con il referendum in Irlanda, con alcuni interventi anche in Italia, sia una brutta china: su tante questioni, oramai, non si ragiona ma si preferisce soltanto cercare lo scontro».
Sull’argomento il segretario generale della Cei si era già espresso domenica in una intervista a Il Corriere della Sera. «Mi piacerebbe – ricordava Galantino – che nel guardare realtà e diritti si superasse un certo strabismo. Che in politica e sui giornali si parlasse anche della famiglia costituzionale, e alle famiglie fatte di padre, madre e figli si dedicassero almeno le stesse attenzioni ed energie rivolte ad altri tipi di unioni. In fondo sono la stragrande maggioranza, no?». In sostanza «non si tratta di negare i diritti delle persone». Ma «stiamo attenti – concludeva il vescovo – a forzature che mettono in un angolo la famiglia».

Mimmo Muolo
 

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