Nelle relazioni la missione della Chiesa

Un incontro «utilissimo» per mettere in dialogo diverse discipline. E, così, riflettere «sulle sfide che il contesto culturale del mondo di oggi pone alla missione della Chiesa», chiamata «a confrontarsi con una società sempre più frantumata e relativista». Monsignor Claudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali e assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, ha chiuso così a Roma, dopo due giornate di lavoro, il simposio sul tema «Fede, cultura, educazione» promosso da questo organismo della Conferenza episcopale italiana.

Non ‘conclusioni’, quelle tirate da Giuliodori nel suo saluto finale, quanto piuttosto una sintesi del senso di un appuntamento «che ci ha aiutato a leggere la missione della Chiesa non nella singolarità della persona – ha detto il presule – ma nella sua dimensione sociale, che si esprime nella relazione». Ed è qui allora, come ricorda papa Francesco, in questa frammentazione e in questo relativismo «che il ruolo della fede – ha osservato ancora Giuliodori – diventa centrale» rispetto alla ricomposizione della società nel suo complesso.

Il seminario, articolato in tre sessioni – C’è spazio per la verità della fede in un tempo di relativismo? Quali sfide per la fede dalla cultura scientista e tecnocratica? Come educare alla fede di fronte alla frantumazione dell’uomo? – è stato animato col contributo degli interventi di Sergio Belardinelli, Guido Gili, Rosanna Virgili, Giandomenico Boffi, Francesco D’Agostino, Chiara Giaccardi, Giuseppe Lorizio, Giorgio Chiosso, Adriano Fabris, Raffaella Iafrate e Pierangelo Sequeri. I quali, appunto, dalle diverse angolazioni delle rispettive discipline, hanno inquadrato il tema proposto nella prospettiva degli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani per il decennio in corso, che pongono la Chiesa di fronte alle sfide dell’emergenza educativa.

«Questo lavoro – ha concluso monsignor Giuliodori – sarà raccolto all’inizio del prossimo anno in una pubblicazione che contribuirà alla preparazione del Convegno ecclesiale di Firenze, che nel 2015, a metà decennio pastorale, dovrà verificare come la fede in Gesù Cristo possa dare vita a un nuovo umanesimo».